SIENA – David Rossi, responsabile dell’area comunicazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, si è ucciso nella serata di mercoledì 6 marzo gettandosi da un ufficio della sede dell’istituto a Rocca Salimbeni.Rossi era stato perquisito dieci giorni fa nell’ambito dell’inchiesta sul Monte ma non era indagato. Il gesto, insomma, al momento risulta incomprensibile anche se nella tarda serata di mercoledì un bigliettino ritrovato nel cestino del suo ufficio getta una nuova luce sulla faccenda. “Ho fatto una cavolata” il messaggio sul biglietto.
Rossi, secondo quanto riporta l’Ansa, si è gettato dalla finestra del suo ufficio cadendo nel cortile interno di Rocca Salimbeni. Sul posto, oltre alla polizia, il 118, ma i soccorsi sono stati inutili.
“Massima apertura e collaborazione con la magistratura affinché si faccia chiarezza sulla gestione della banca e sull’onorabilità di ciascun membro del consiglio d’amministrazione”, ha dichiarato l’avvocato Michele Briamonte, consigliere di amministrazione di Mps, dopo le perquisizioni condotte dalle fiamme gialle nella sua abitazione e nel suo ufficio a Torino. Il legale si è detto “tranquillo” e conferma di non essere indagato: “Dagli atti che mi sono stati notificati non risulta che sia indagato”.
Il primo commento politico al suicidio di Rossi è quello di Daniela Santanché che attacca i giudici che indagano sul caso: “Quando le persone perbene finiscono nel tritacarne della magistratura succedono queste disgrazie. Sono sconvolta. Spero che se esista una giustizia qualcuno ne deve rispondere”.
Gli uomini del Nucleo valutario della Guardia di finanza, il 19 febbraio, si erano presentati nel suo ufficio e nella sua abitazione. Nello stesso giorno erano stati perquisiti nuovamente anche l’ex presidente e l’ex dg di Rocca Salimbeni, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Rossi non e’ stato indagato, ma certo le perquisizioni, fecero notare allora alcune fonti dopo la ‘visita’ delle Fiamme gialle, si fanno ”a sorpresa” quando si cercano ”prove, documenti o riscontri”.
Considerato uomo vicino all’ex presidente Mussari, Rossi, che aveva 51 anni, era rimasto al suo posto anche con la nuova dirigenza. Il sodalizio con Mussari era cominciato dal 2001, quando l’ex presidente di Mps e Abi era a capo della Fondazione, azionista di riferimento con il 34,9% del capitale della banca, e Rossi era il responsabile della comunicazione dell’ente. Niente lasciava immaginare il drammatico epilogo, ai colleghi che lo avevano contattato anche negli ultimi giorni per le ultime notizie sull’istituto di credito aveva risposto con la stessa cordialità e professionalità di sempre.
Rossi era sposato da pochi anni, non aveva figli ed era molto conosciuto in città. Con lui e la moglie viveva la figlia della donna. Al suo impegno di dirigente della banca, univa anche quello di vicepresidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e di membro del consiglio di amministrazione di Vernice per i progetti culturali.
A seguire la finestra da cui David Rossi si è buttato (foto LaPresse)
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