Decadenza Berlusconi, il Giornale: “Gli illusi. Credono di averlo fatto fuori”
Pubblicato il 27 Novembre 2013 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – È l’ora della decadenza ma, soprattutto, a far tremare il Cavaliere è l’incubo carcere. “Senza immunità incombe la galera” scrive Paolo Bracalini sul Giornale. “Ne stanno facendo un’icona. E ora se ne accorgono” dice il senatore, il falco Augusto Minzolini.
L’articolo di Paolo Bracalini:
La corrente Prima repubblica (ex Dc, ex Psi), disseminata nei partiti, assiste con imbarazzi al Decadence Day . Il centrista Cesa ( Udc) nota «un solco sempre più profondo tra moderati ed estremisti», e chiede un gesto di «buon senso» (il rinvio della decadenza) perché «rischiamo di prendere una decisione in Senato che poi verrà rimessa in discussione dalla Corte europea» a cui Berlusconi ha fatto già ricorso contro l’applicazione retroattiva della legge Severino. A sinistra il senatore socialista Buemi chiede una soluzione alternativa, un rinvio. Nel Pd, che non può permettersi il lusso di farsi superare su questo terreno dal M5S, viene subito accusato di tentato tradimento il deputato Boccia, per aver detto a Radio24 che il senatore Berlusconi, «come ogni cittadino», ha diritto a chiedere la revisione del processo.
L’effetto«martirio»si misurerà anche su un secondo registro. Quello degli altri processi a carico del quasi ex senatore Berlusconi: Ruby 1 e 2, e poi la presunta compravendita di parlamentari (Napoli). Il professor Coppi, legale del Cavaliere, definisce «irreale, assurda, oltre il limite della stessa provocazione, l’ipotesi di arresto per Berlusconi ». Un timore che però appartiene al «periodo più brutto»della vita dell’ex premier. Con, anche qui, coincidenze temporali suggestive. Proprio da qualche giorno Valter Lavitola, difeso dall’ex Pdl Maurizio Paniz, ha cambiato linea (ma la Procura di Napoli smentisce), iniziando a collaborare con i pm che accusano Berlusconi di aver comprato il voto dell’ex senatore De Gregorio per far cadere Prodi. Lì l’accusatore è Woodcock. Mentre per il Ruby ter, dov’è possibile che un Berlusconi in libertà sia considerato incompatibile con le indagini sulla trasparenza dei testimoni ( sospettati di aver detto il falso), è la Procura di Milano. In entrambi i casi, non esattamente degli amici di Berlusconi.