Del Piero, orologio sul polsino come Gianni Agnelli

Pubblicato il 24 Gennaio 2013 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

SYDNEY, AUSTRALIA – “Dieci anni senza l’Avvocato, è passato tanto tempo, molto più di quanto ne avverta nella mia testa, perché il ricordo dell’Avvocato è sempre molto presente. Credo che lui abbia rappresentato qualcosa di speciale, sicuramente non solo per il mondo dello sport, per la Juventus, ma per tutta l’Italia. E proprio per questo credo che manchi proprio a tutti: sicuramente alla Juventus come figura, al mondo sportivo, ma anche agli italiani in generale”.  

Con queste parole in una lunga intervista a Sky Sport, Alessandro Del Piero ricorda i 10 anni dalla morte dell’avvocato Gianni Agnelli.

L’ex capitano della Juventus  di Agnelli omaggia l’Avvocato non soltanto con le parole, ma anche… indossando, ma solo per una volta, il famoso orologio sul polsino.

“Ricordo perfettamente il nostro primo incontro. Era la primavera del 1993 – ricorda Del Piero  – io ero un giovane aggregato alla prima squadra, avevamo appena perso una partita in Coppa Uefa, eravamo a Villar Perosa, alla vigilia di una partita che poi io giocai e in cui feci tre gol, contro il Parma.

Allora, la squadra del momento. Quando venne a parlare alla squadra arrivò con un giornale e raccontò tramite questo foglio di giornale qualcosa di molto stimolante per noi, infatti vincemmo 4-0. E’ incredibile come  lui riuscisse sempre a toccare il tasto giusto, a centrare il cuore della questione”.

“Non so come gli racconterei tutto quello che è successo in questi dieci anni – prosegue Pinturicchio nella sua intervista – non ne ho la più pallida idea. Sicuramente  avrei tanto da dirgli, ma credo che in queste situazioni lui sarebbe stato geniale come sempre a riuscire a trovare qualcosa di speciale dietro ogni storia. Per questo credo che le sue risposte, le sue battute, i suoi commenti sarebbero stai efficaci ed utili, come sempre. Anche oggi”.

Per Del Piero “ancora oggi, dieci  anni dopo, Agnelli rappresenta sempre quello che ha sempre rappresentato: sicuramente la Juventus, sicuramente un uomo che è riuscito ad entrare nel cuore delle persone. Io penso anche al giorno del suo funerale, in coda con noi per l’ultimo saluto c’era gente di ogni tipo, di ogni estrazione sociale, di ogni lavoro, persone che aspettavano ore e ore per poterlo salutare; quindi questo è quello che ha rappresentato lui. E’ lì, in quell’omaggio di quel giorno a  Torino”.

Poi Del Piero conclude: “Per quanto mi riguarda, ho avuto l’onore e la fortuna di essere stato vicino all’Avvocato. E di averci parlato spesso. Se penso a un’immagine che mi porto dietro di lui, mi ricordo ancora una bellissima foto, dove lui mi mette una mano sulla spalla, al Comunale. Così, un gesto d’ affetto, che lui ha fatto poche volte. Mi ritengo onorato per questo, sono stato fortunato  anch’io nel corso della mia carriera ad aver rappresentato la Juventus, di aver conosciuto e soprattutto di aver lavorato assieme alle due persone che hanno rappresentato e impersonificato di più questo club: Giampiero Boniperti, che mi ha preso dal Padova, e l’ avvocato Agnelli”.

Le foto dell’ex capitano della Juve che ha voluto ricordare a modo suo Gianni Agnelli a dieci anni dalla sua scomparsa.