Di Maio copre la mascherina con la mano... per non far leggere il labiale mentre parla FOTO Di Maio copre la mascherina con la mano... per non far leggere il labiale mentre parla FOTO

Di Maio copre la mascherina con la mano… per non far leggere il labiale mentre parla FOTO

Sarà stata la forza dell’abitudine, sarà stata la confusione del momento, però vedere Luigi Di Maio che si copre la mascherina con la mano per non far leggere il labiale diventerà uno dei meme dell’anno. La scenetta al Senato, dove si sta discutendo la fiducia al premier Giuseppe Conte. Nell’immagine si vede Di Maio al telefono che con la mano copre la mascherina, magari in Aula c’è uno che sa leggere le labbra e al tempo stesso ha la vista a raggi X.

E’ quasi un anno che indossiamo la mascherina in pubblico, Di Maio evidentemente deve ancora farci l’abitudine, un po’ come tante altre persone. Ecco perché quando ieri parlava al telefono era palesemente convinto di non averla e quindi intimorito che qualcuno potesse carpire l’argomento della telefonata. Da qui la scenetta epica che vedremo sui social per parecchio tempo.

Di Maio e la mascherina coperta, come nasce

Tutto parte dalla deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli che, evidentemente, ha seguito da casa il dibattito al Senato, decisivo per accordare la fiducia a Giuseppe Conte. L’esponente del partito di Giorgia Meloni si è lasciata andare a un commento piuttosto laconico, dopo aver proposto lo screenshot della diretta da Palazzo Madama proposta da Rai Parlamento. “La mano sulla mascherina. In una foto tutto #Buongiorno”, scrive su Twitter la deputata di Fratelli d’Italia. Da lì la foto è già diventata meme e ora ci rimarrà per tanto tanto tempo.

Ciampolillo al Var: il voto al Senato giudicato alla moviola

Altra scena grottesca al Senato arriva in tarda serata. Ciampolillo, ex M5s ora al Gruppo Misto, il protagonista indiscusso del voto al Senato. Il senatore pugliese è infatti entrato in Aula a votazioni praticamente concluse. Ha alzato il braccio per votare e la Casellati ha verificato alla “moviola” se avesse fatto in tempo. Sì, proprio così, nel Parlamento del 2021 c’è stato bisogno della sala Var e di un quarto uomo ancora ignoto per verificare con le immagini la regolarità dell’azione. Che in questo caso era la possibilità di votare la fiducia per Conte.

Alla fine il presidente del Senato Casellati ha dato l’ok e il voto di Ciampolillo è stato registrato. Ma, come ormai siamo abituati a vedere sui campi di calcio, ci sono stati quei minuti interminabili di attesa. Tutti col fiato sospeso in attesa del fischio dell’arbitro.

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