Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz sono arrivati in Ucraina arrivando in treno dalla Polonia.
Macron, scendendo dal treno ha spiegato: “Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perché le prossime settimane saranno molto difficili”. Per Macron, Kiev è “un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri” . Dopo il loro arrivo, i tre hanno soggiornato in un hotel e in città hanno suonato le sirene anti-aereo, qualcosa di consueto e quotidiano a Kiev.
Draghi, Macron e Scholz a Kiev
Il presidente ucraino Zelensky ha ricevuto i tre leader nel palazzo presidenziale accettando l’invito del cancelliere tedesco Scholz, presidente di turno del G7 a partecipare al prossimo vertice.
I tre leader visitano Irpin: “Ricostruiremo tutto”
I tre leader europei hanno poi proseguito il viaggio a Irpin, cittadina distruttta e bombardata che si trova alle porte di Kiev. Mario Draghi si è fermato davanti ai palazzi bombardati: !”Avete il mondo dalla vostra parte ha detto alle autorità locali. “Tutto questo deve essere visto e conosciuto” ha aggiunto. “Molto di ciò che mi hanno detto riguarda la ricostruzione. Parole di dolore, di speranza ma anche di ciò che vorranno fare in futuro” ha aggiunto Draghi a margine della visita a Irpin.
“Ricostruiremo tutto. Hanno distrutto gli asili, hanno distrutto i giardini di infanzia. Tutto verrà ricostruito. Hanno già iniziato – ha spiegato il Presidente del Consiglio -, hanno un sistema digitale per cui ogni luogo che è stato distrutto è ora nel sistema. Sanno esattamente dove sono i siti che devono essere ricostruiti. Ogni famiglia ha una app dove fa la descrizione di quello che è successo, e sono già a uno stato molto avanzato”. Macron ha aggiunto: “Purtroppo ci sono stati massacri perpetrati a Bucha e in altre città, sono crimini di guerra”.
I tre leader in treno
L’arrivo a Kiev