TRAPANI – Approdati sulla nave dei soccorritori hanno accennato dei sorrisi, cercano di confondersi tra i migranti che loro stessi hanno trasportato. Ma alla fine sono stati riconosciuti e arrestati. Ad indicare che quei due giovani uomini non erano migranti disperati ma gli scafisti che avevano guidato il barcone naufragato nel Canale di Sicilia la notte tra il 18 e il 19 aprile scorso sono stati alcuni sopravvissuti, anche loro a bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera.
Mohammed Alì Malek, il comandante tunisino di 27 anni, e Mahmud Bikhit, il capitano siriano di 25 anni, sono ora accusati di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono ritenuti responsabili della morte di oltre 850 persone.
(Foto Ansa)