Elena Ceste sparita per nove mesi, morta di… tutte le ipotesi FOTO

Elena Ceste: un cadavere e nove mesi di domande senza risposta
Una foto di Elena Ceste tratta dal suo profilo Facebook

ISOLA D’ASTI, ASTI – Per ora l’unica cosa che sappiamo è che Elena Ceste è morta, e da un bel po’ di tempo. Ce lo ha detto un cadavere in avanzato stato di decomposizione, ritrovato fra il fiume Tanaro e la ferrovia fra Costigliole e Isola d’Asti, risposta alla domanda: che fine ha fatto Elena Ceste? Domanda che si trascina dal 24 gennaio scorso, quando questa casalinga che viveva a Costigliole d’Asti, 37 anni, quattro figli, un marito, è scomparsa nel nulla. Domanda che ha partorito tante domande, quasi tutte rimaste senza risposta.

Perché è sparita senza bagagli e cellulare? A dare l’allarme fu il marito, Michele Buoninconti, vigile del fuoco ad Alba: “Mia moglie è scomparsa da casa. Mi aveva pregato di passare a prendere i figli a scuola perché non stava bene. Non l’ho più vista”. Sparita nel nulla, senza alcun bagaglio, lasciando l’auto in cortile e il telefono cellulare in casa. Partono le ricerche: vengono perlustrati campi e boschi, svuotati pozzi, scandagliati corsi e specchi d’acqua.

Chi sono i due uomini che ricattavano Elena Ceste? Perché il marito li accusa un mese dopo? A fine febbraio il marito accusa: “Elena era ricattata da due uomini” per una foto nella quale era abbracciata ad un amico. Ma i due vengono subito scagionati.

Chi l’ha vista? All’inizio di marzo una segnalazione porta a Torino: “Ho visto una donna come lei su un tram”. I carabinieri acquisiscono i filmati dall’azienda pubblica di trasporti ma anche questa pista si rivela infruttuosa. Una torinese si riconosce nel video: “Mi spiace, ma quella donna sono io, non la signora Ceste”.

Il 19 marzo, poi, un corpo affiora dalle acque del fiume Tanaro, ma è quello di una suicida di Alba. Poi si cerca in pozzo di Govone (Cuneo), infine in un laghetto artificiale tra Isola e Motta di Costigliole. Nasce un comitato per Elena Ceste e sei gruppi su Facebook. L’ultima segnalazione porta a Tenerife: “L’ho vista su quell’isola con un uomo”, ma anche questa ipotesi si rivela infondata.

E l’imprenditore suicida a Isola d’Asti? A inizio febbraio, proprio a Isola d’Asti, è scomparso un imprenditore di 52 anni che si sarebbe suicidato perché la sua azienda era oppressa dai debiti.

Il ritrovamento del cadavere aggiunge mistero al mistero. Il corpo, scoperto a meno di due chilometri dall’abitazione della donna durante la pulitura di un canale di scolo, è in avanzato stato di decomposizione ed è stato pure danneggiato da una ruspa durante i lavori. Identificarlo è stato finora impossibile: sarà compito dei carabinieri del Ris, che effettueranno anche altre analisi scientifiche per risalire all’identità ed alle circostanze della morte. Fino ad ora non è stato possibile trovare sul corpo segni od oggetti che possano aiutare gli investigatori ad identificarlo.

Secondo alcuni le ossa sarebbero troppo lunghe per essere della donna scomparsa. Ma il medico legale non ha sciolto la riserva sul sesso. Il cadavere è emerso casualmente, durante lavori di ripulitura ordinati dal proprietario del terreno, in una zona che era stata già perlustrata nelle ricerche. Ora il canale è stato svuotato, l’area è stata messa sotto sequestro.

In ogni caso, la macabra scoperta fatta nei campi tra Costigliole ed Isola d’Asti aggiunge mistero a mistero. Un’altra pagina di un giallo lungo 9 nove mesi, tra segnalazioni e falsi allarmi, mitomani e ricerche anche l’estero. Nulla di concreto per le indagini, però, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Asti.

Suicidio o omicidio? L’ultima pista seguita portava addirittura a Tenerife. Il corpo della Ceste era invece lì, a due passi da casa, tra il fiume Tanaro e la ferrovia. Per settimane carabinieri e vigili del fuoco hanno perlustrato campi e boschi, svuotato pozzi, scandagliato corsi e specchi d’acqua, ma inutilmente. Poi di nuovo il nulla fino a sabato mattina, quando i resti di quel cadavere in avanzato stato di decomposizione e danneggiati da una ruspa duranti la pulizia del cadavere, sono spuntati in una zona già perlustrata dalle ricerche. Il pensiero è andato subito alla mamma di Costigliole d’Asti, ma solo oggi – con l’esame del dna – è stato possibile stabilire con certezza che si tratta di lei.

IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE DI ELENA CESTE (LAPRESSE)

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie