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Elisabetta Canalis esce dal mare: il bikini è troppo stretto FOTO

Elisabetta Canalis esce dall’acqua e mostra un corpo splendido a 41 anni. Se una ventina di anni fa incantava i telespettatori di Striscia la Notizia oggi non è da meno.

Elisabetta Canalis appare nello scatto postato su Instagram con un costume color carne. Il bikini è stretto e il lato A appare decisamente esagerato. 

La foto è stata scattata nella “sua” Sardegna. 

George Floyd, l’ex velina alla manifestazione di Los Angeles

Nelle scorse settimane, la Canalis ha partecipato ad un corteo indetto a Los Angeles dopo la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis per soffocamento da alcuni agenti di Polizia. 

La showgirl italiana da anni vive a Los Angeles insieme al marito Brian Perri. 

La Canalis è scesa in strada per manifestare contro il razzismo e la violenza in compagnia di due nipoti.

Elisabetta ha deciso di condividere sui social network le foto e i video della manifestazione, ricordando a tutti l’importanza di protestare in modo pacifico:

“Ho visto belle immagini di pace e impegno. Non ho visto nessuno danneggiare proprietà o attività commerciali. Oggi facciamo la storia. Distinguiamoci dai violenti”.

Tra i tanti messaggi diffusi da Elisabetta in questi giorni ce n’è uno riportato per intero dall’Unione Sarda: 

“Nonostante il cambiamento che sta avvenendo negli Stati Uniti sia frutto del sacrificio di vite umane, penso che l’America stia scrivendo in questi giorni una delle più importanti pagine della propria storia”.

“Bianchi, neri, latini, asiatici: non ho mai visto cosi tante comunità unirsi e marciare insieme per un unico scopo: cambiare i metodi violenti e brutali usati dalla Polizia”.

“E per chiedere l’accusa di omicidio di primo grado nei confronti dell’agente che ha ucciso George Floyd e anche l’incriminazione dei colleghi che erano presenti (i quali, proprio in queste ore, hanno ricevuto un mandato di arresto)”.

“Ciò che la gente chiede espressamente è accountability da parte delle forze dell’ordine, ovvero: l’assumersi la responsabilità delle azioni commesse”.

“Quello che è successo a Minneapolis purtroppo non è un caso isolato”.

“Prima di George Floyd, ci sono stati Laquan McDonald, Eric Garner, Michael Brown e Sandra Bland”.

“E sono solo alcuni degli afroamericani vittime dei metodi violenti usati dalla Polizia, la quale solo in rari casi ha pagato per le conseguenze delle proprie azioni” (fonte: Libero Quotidiano, Instagram).

 

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