Flauto di Emanuela Orlandi? Nicotri: “Anche un orbo capisce che non è quello”

ROMA – Nuovo mistero nel mistero di Emanuela Orlandi: il flauto che la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha mostrato in diretta a tarda sera di mercoledì 3 aprile è davvero quello che Emanuela Orlandi aveva con sé la sera del 22 giugno di 30 anni fa?

La risposta di Pino Nicotri, che per anni ha seguito la vicenda di Emanuela Orlandi con articoli e libri, è secca e senza esitazioni: “Anche un orbo capisce che il flauto non è quello della foto”.

Lo strumento era stato ritrovato dopo la segnalazione di un uomo alla trasmissione. “E’ stato effettivamente rinvenuto nel luogo indicato, si legge sul sito di Chi l’ha visto?, sotto una formella raffigurante una stazione della Via Crucis, era avvolto in alcuni fogli di giornale, uno dei quali del 29/5/1985 con una articolo sul caso Orlandi”.

L’astuccio con il flauto è stato aperto da Natalina Orlandi, “secondo la quale non si può escludere che si tratti di quello della sorella Emanuela”.

“Dopo avere avvisato gli inquirenti, per essere sicuri che non si tratti di uno scherzo di cattivo gusto“Chi l’ha visto?” ha mostrato in diretta il flauto e diffuso alcuni dati, lanciando un appello al pubblico, in particolare agli ex docenti ed ex compagni del corso flauto frequentato da Emanuela Orlandi. In base ai dati incisi sul flauto, il produttore “Rampone e Cazzani” di Milano si ritiene che sia stato fabbricato prima del 1983” precisa la redazione di ‘Chi l’ha visto?’.

I lettori che sono appassionati al mistero del caso Orlandi possono farsi un’idea da soli, confrontando le immagini qui sotto:

 

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