Emma Hounda, la bimba rapita dal papà siriano 5 anni fa torna in Italia FOTO

MALPENSA – Una lunga treccia di capelli castani, le braccia spalancate mentre è sulle spalle di un poliziotto. È questa la prima immagine, di spalle, di Emma Houda, atterrata ieri sera a Malpensa (Varese), a sei anni circa di distanza dal giorno in cui suo padre la rapì per portarla in Siria, per fare dispetto alla madre della bimba, Alice Rossini, residente in provincia di Monza.

L’istantanea è stata pubblicata in rete dalla Polizia di Stato, tramite Facebook. “Era entrata nelle case di tutti gli italiani la storia di Alice Rossini, la mamma che non vedeva la propria figlia da oltre cinque anni” scrive la Polizia nel post allegato all’immagine, “la piccola era stata sottratta dal padre, un cittadino siriano, che aveva deciso di portarla nel suo Paese natale per farla crescere ed educarla in quella nazione”. Poi il post prosegue “Ieri gli uomini del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della Polizia criminale, dopo un lungo lavoro con le autorità turche, quelle siriane e grazie all’impegno dell’ Ambasciata italiana ad Ankara, hanno preso in consegna la bambina, al confine turco-siriano, dalle mani dei parenti di suo padre”.

Ed oggi, della vicenda parla anche il legale della donna Luca Zita: “Non vorremmo che questo momento si trasformasse in una gara tra chi ha avuto più merito nel riportare a casa Emma, è stato un lavoro di squadra e io e la madre teniamo a ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno dato il loro contributo”.

Emma Houda venne rapita dal padre siriano quando aveva solo 22 mesi. Della vicenda se n’era occupata anche la trasmissione Le Iene. “Attenzione a non spettacolarizzare quanto successo”, ha aggiunto l’avvocato (le foto Facebook pubblicate dall’Ansa).

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