ROMA – La Ferrari punta al titolo in Formula 1, e per lasciarsi il passato alle spalle mette mano anche alla livrea: torna, infatti, il bianco. La rossa che andrà a caccia delle Mercedes, insomma, non saranno soltanto rosse. Il bianco, infatti, non sarà confinato soltanto agli inserti sugli alettoni posteriori e anteriori, e ai triangolini marchiati Marlboro sulle fiancate, ma arriverà fino al corpo della vettura e su una porzione del cofano motore.
La scelta, riporta f1analisitecnica.com, ha due precedenti: quelli della 312T e della 312T2, le auto con la “pinna bianca” che furono progettate da Maurizio Forghieri tra il 1975 e il 1977. A quell’epoca il Cavallino vinse tre campionati Costruttori e due Piloti: con quell’auto, come tutti gli appassionati ricorderanno, Niki Lauda scrisse un pezzo di storia dell’automobilismo. In particolare, l’auto della leggenda è la 312T2, quella della battaglia epica tra Lauda e Hunt. Ma quell’auto è legata anche a un altro episodio, uno dei più terribili nella storia del Cavallino: l’incidente al Nurburgring che coinvolse proprio Lauda.
Il bianco compariva anche sulla F93A, la monoposto di Gherard Berger e Jean Alesi, un disastro su quattro ruote che in una intera stagione collezionò zero vittorie, zero pole e zero giri veloci.