Fiumicino, Alitalia smaltisce i vecchi aerei ricchi di amianto all’aria aperta

(A cura di Alberto Brambilla)

FIUMICINO (ROMA) – Il settimanale L’Espresso, il 20 febbraio scorso aveva denunciato il modo in cui venivano smaltiti nove i vecchi apparecchi Alitalia oramai in disuso che al loro interno contengono diverse componenti realizzate con l’amianto.

Come documentato da queste immagini, nel principale scalo romano lo smantellamento prosegue all’aria aperta; le parti dei vecchi aerei vengono abbattuti con delle gru e le particelle cancerogene contenute nell’amianto rischiano di volare dappertutto.   

Come scriveva su L’Espresso Alberto Brambilla a febbraio, i lavori di demolizione degli aerei erano iniziati nel 2010 per poi fermarsi dopo alcuni mesi “perché è stata rilevata al loro interno la presenza di amianto. Secondo una segnalazione giunta alla sezione trasporti dell’Ufficio dell’Italia dei Valori del Lazio, lo stop è dovuto all’assenza delle condizioni di sicurezza necessarie per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, come invece previsto per legge, con la predisposizione della bonifica. E pensare che un ristoratore del centro commerciale Leonardo, nei pressi dello scalo, sembrava intenzionato ad acquistarne due per riadattarli a ristorante”.

“La vecchia Alitalia per anni è stata la flotta più carica di amianto in Europa: quasi la metà degli aerei in volo erano Md80, dell’americana McDonnel Douglas (acquisita da Boeing). Avevano il materiale cancerogeno nei motori, nel sistema frenante, negli impianti di distribuzione dell’aria fino al forno scaldavivande per i passeggeri”,

“Quando ad Alitalia è subentrata la cordata della Compagnia aerea italiana (Cai), quelli messi all’asta dall’allora commissario straordinario, Augusto Fantozzi, sono stati venduti (interi o a pezzi) a diverse compagnie straniere fino all’esaurimento dei lotti banditi. Alcuni di questi sono quelli fermi allo scalo romano”.

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