ROMA – Flavio Briatore porta “un po’ di Sardegna” nel suo Billionaire di Dubai, locale molto simile a quelli che l’imprenditore possiede a Porto Cervo e a Montecarlo. La Sardegna nel locale di lusso che sarà inaugurato a breve negli Emirati Arabi è rappresentata da… un albero di olivo. Almeno questo è ciò che si deduce dal tweet postato, con tanto di foto, dallo stesso Briatore poco dopo le 17 del 2 marzo. Un tweet che però è stato rimosso pochi minuti dopo. Ecco il testo: #billionairedubai stiamo terminando la terrazza non poteva mancare l’olivo #sardegna
L’hashtag #sardegna sembra suggerire che l’origine dell’albero sia, appunto, dell’isola. Ma c’è il giallo della rimozione del tweet. Il “cinguettio” del patron del Billionaire e l’immagine a corredo sono spariti dopo neanche dieci minuti. Cancellati del tutto.
La Nuova Sardegna si chiede:
La domanda è ovvia: perché Briatore ha cinguettato e poi si è pentito?In serata, dopo le 21, Flavio Briatore ci ha ripensato ancora e ha pubblicato un nuovo post con la stessa foto. Non dice nulla sulla provenienza dell’albero ma affida a lui, comunque, il ruolo di rappresentante della Sardegna.
Intanto escono particolari piccanti sul passato amoroso dell’imprenditore di Cuneo (che sta stabilmente da anni con Elisabetta Gregoraci), rivelati da Alfonso Signorini durante l’ultima puntata di Verissimo. Racconta Claudio Torre sul Giornale:
Il direttore di Chi, ospite della trasmissione condotta da Silvia Toffanin ha messo in imbarazzo la Venier che era in studio affermando che tra lei e Briatore ci sia stata una storia in passato. Sull’Isola, tema della puntata, ci sarà anche Simona Ventura, con la quale proprio la Venier aveva litigato a suon di frecciate velenose sui giornali per almeno un paio di mese. La pace tra le due, secondo Signorini, sarebbe stata merito di Flavio Briatore: “Mara e Simona si sono pure divise Briatore – ha detto Signorini – ancora prima che Mara conoscesse Nicola”. La Venier si rivolge alla Gregoraci: “Elisabetta, non crederle, eravamo molto amici”. Pronto il direttore di Chi: “Ma se non era ancora nata la Gregoraci”.