Francesco e Raniero Messina, in migliaia ai funerali dei fratellini morti nel rogo

MESSINA – Francesco e Raniero Messina sono i fratellini di 13 e 10 anni morti nell’incendio della loro casa 4 giorni fa. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il 19 giugno ai funerali nella cappella del collegio di Sant’Ignazio a Messina sono migliaia le persone che si sono presentate per dargli un ultimo saluto. A celebrare i funerali sono l’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, padre Collura e padre Lorenzo Campagna, che ha battezzato i bambini. Accanto ai genitori i loro parenti e amici, ma anche tanta gente comune, oltre al sindaco Accorinti e a esponenti politici.

Per il gran numero di persone presenti il Comune, su richiesta dei familiari, ha autorizzato l’allestimento di un maxischermo in piazza Duomo. I ragazzi presenti indossano delle magliette con i soprannomi delle due vittime del rogo, Fifo e Rani, con stampate le parole che dicevano più spesso. Accanto alle bare delle magliette di calcio delle squadre per le quali tifavano e le loro foto. Sull’altare due grandi cuori. In città negozi e uffici chiusi per lutto cittadino. Monsignor Accolla durante l’omelia ha dichiarato:

“È difficile poter parlare in un giorno come questo. Umanamente è inaccettabile una tale perdita sia da parte della famiglia che di tutti i presenti e di tutta la comunità. Due piccoli splendidi che i compagni e noi tutti non riusciremo a dimenticare quando accadono queste tragedie riusciamo ad apprezzare il significato della vita. Molti pensano che siamo nelle mani dell’economia, della politica o delle istituzioni. Ma il cuore e i rapporti veri sono nei rapporti tra le persone e nel rapporto con il Signore”.

L’arcivescovo ha ricordato “il gesto di Francesco: un bimbo che nella sua innocenza è diventato un esempio per tutti i ragazzi e gli adulti, un bambino che vede suo fratello e va incontro alla morte per donare la vita”. “In una società così apatica e indifferente – sottolinea l’arcivescovo di Messina – il gesto di Francesco ci deve fare pensare. Due bambini che ora sono diventati fonte di vita e ci fanno interrogare sul senso della vita. Dico ai piccoli presenti e a tutti di non bruciate il tempo che avete che e’ puro e bello con cose inutili. Nelle Beatitudini – conclude mons. Accolla – abbiamo letto ‘Beati i puri di cuore perché vedranno Dio’, e sicuramente Francesco e Raniero sono dinnanzi a Dio”.

(Foto Ansa)

Messina, in migliaia ai funerali dei fratellini Francesco e Raniero

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