Giacinto Canzona candidato. I manifesti elettorali dell’avvocato delle bufale

ROMA – Giacinto Canzona candidato. L’avvocato delle “cause strane”, delle bufale, dei finti naufraghi della Costa Concordia, di casi assurdi come “suor Tavoletta” o il “gatto Tommasino“, radiato, “morto” e resuscitato, non poteva resistere lontano dai riflettori e quale migliore occasione che presentarsi alle prossime elezioni (politiche o locali non è dato saperlo)? Roma è tappezzata di manifesti con la sua faccia. Sono stati avvistati sulla Tiburtina e su tutto il Lungotevere.

La campagna elettorale di Canzona è iniziata già a metà dicembre su Facebook. In questi giorni ha fatto il salto di qualità: manifesti, carta che costa (chissà chi ha pagato) e sulla quale, oltre al volto fiero dell’avvocato c’è scritto: “Ieri, grazie a Striscia La Notizia, vi ha dimostrato le falle dell’informazione e della televisione… Domani, grazie a voi, dimostrerà le pecche della politica tradizionale italiana”.

Più in basso ci sono altre indicazioni: un comitato elettorale in via Carlo Dossi 15, vicino Viale Jonio, zona nord-est di Roma. Una mail, listacivicacanzona@libero.it, e un paio di numeri di telefono (uno è quello dello studio legale Canzona). Se via Carlo Dossi vi risulta familiare, è perché al numero 45 abitava la signora Gaetana Maria Cicchese.

Chi è? Una donna morta nel 1981, alla quale ancora trent’anni dopo, nel 2011, arrivava la lettera del canone Rai da pagare. I nipoti si erano rivolti a una coppia di avvocati per diffidare la Rai. Una storia assurda. Ne diede notizia il Corriere della Sera. Poi arrivò la smentita della Rai: è un falso, non abbiamo mai mandato una lettera a quella donna. Ne abbiamo mandate tantissime invece a suo nipote. La signora Cicchese da sposata si chiamava Gaetana Maria Canzona, suo nipote evasore del canone è Giacinto Canzona, e guarda caso gli avvocati che avrebbero diffidato la Rai erano Anna Orecchioni e Giacinto Canzona.

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