Giusy Ranucci, Miss Fano 2009 trovata morta a 22 anni: forse un malore

PALERMO – L’hanno trovata morta nella sua stanza, probabilmente stroncata da un malore. Si è spenta all’improvviso Giusy Ranucci, 22 anni, un passato da Miss. Nel 2009 la ragazza aveva vinto la fascia di Miss Fano, la  città delle Marche dove aveva vissuto a lungo. Scrive Il Messaggero:

Era di origini siciliane e l’anno successivo, dopo avere vissuto per tre lustri a Fano, era tornata a Palermo, nella sua casa del quartiere Partanna – Mondello dove stamane i suoi familiari l’hanno trovata senza vita, ancora distesa sul letto. Giusy era una ragazza senza grilli per la testa e sul suo corpo non ci sarebbero segni di violenza. Si ritiene che la giovane sia stata stroncata da un malore: una morte naturale, dunque.

Rafforzano questa ipotesi i forti dolori al petto avvertiti negli ultimi giorni. E adesso i familiari si disperano: «Era già stata al pronto soccorso, ma avrebbe dovuto aspettare tre mesi per gli esami specialistici». La Procura ha comunque disposto l’autopsia.

Il sito Live Sicilia ricorda la vita di Giusy una volta tornata a Partanna Mondello:

Lì la famiglia di Giusy era tornata quattro anni fa, quando il padre aveva perso il lavoro nel settore della cantieristica a Fano. Nella cittadina, la giovane modella aveva iniziato a sfilare sulle passerelle. “Abbiamo subito notato la sua bellezza – dicono gli organizzatori del concorso vinto cinque anni fa dalla palermitana – e poi il suo carattere aveva fatto il resto. Giusy era dolcissima, una ragazza speciale, senza grilli per la testa e coi piedi per terra. Stava cominciando a fare strada, qui era molto apprezzata”. Una volta aggiudicata la fascia di “Miss Fano”, infatti, la ragazza era anche stata madrina del Carnevale del piccolo centro marchigiano e presentatrice per la tv locale.

“Sì, era molto stimata – aggiungono -. La sua carriera era soltanto agli inizi, ma tutti avremmo scommesso che avrebbe realizzato grandi cose. Quando è tornata a Palermo con i suoi genitori e la sorella ci è dispiaciuto, ma sapevamo bene che la scelta era motivata da esigenze lavorative della famiglia e abbiamo salutato tutti con un immenso affetto”.

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