ROMA – Li dipinge come bambini dell’asilo con tanto di grembiule azzurro. Ma soprattutto li definisce “bimbiminkia”. Beppe Grillo alza i toni, accomuna i tre principali avversari del Movimento a Cinque Stelle alle politiche del 24 e 25 febbraio e sceglie la via dell’insulto fotografico.
Le parole con cui il portavoce dei 5 Stelle correda la foto non sono da meno: “Sono i ”’ritornanti’, nuovi di zecca, lucidati a nuovo dalle lingue umide dei giornalisti, sono di nuovo tra noi. Come prima, più di prima. I media usati come ‘ranz de vaches’ per richiamare con un corno i voti del parco buoi elettorale sperso sulle montagne e frastornato dalla crisi economica. Nulla è cambiato”
”Usi ad ogni menzogna per quell’ultimo voto. I bimbiminkia sono sempre gli stessi, quelli del ventennio peggiore della nostra vita: Berlusconi, Bersani, Casini, Fini e i gruppettari della Sinistra Arcobaleno. Per l’occasione, per non sparire, ‘come si cambia per non morire’ alcuni hanno affittato delle foglioline di fico, misura baby, che coprono le vergogne quel tanto che basta per prendere per il culo l’elettore. Il bimbominkia è autoreferenziale, il suo nome compare in caratteri da scatola di tonno sul simbolo di partito, cultore del cattivo gusto, estetico e lessicale, dedito all’abuso di ‘wow’ quando twitta. Il bimbominkia è schizofrenico, ha almeno due o tre profili on line, fa quello che non dice e dice quello che non fa. Il bimbominkia vota per l’Imu, le tasse, l’Iva la mattina e le toglie la sera.
“I bimbiminkia – scrive ancora Grillo – si muovono separatamente, ma mangiano insieme. La massima aspirazione per un bimbominkia è essere ‘gggiovane’, inviare un emoticon, finire in un talk show per un proprio filmato sharato su YouTube, ma rigorosamente senza possibilitàdi commentare. Non sa un cazzo e mette becco su tutto, dimostrando la sua maleducata invadenza in CAPS LOCK nei telegiornali della sera”.
Berlusconi Monti e Bersani “bimbiminkia” sul blog di Beppe Grillo
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