I 15 biscotti migliori del mondo: l’italiano è il Cantuccio toscano

ROMA – Croccante o gommoso, al cioccolato o alla nocciola, speziati o canditi: la classifica dei migliori biscotti del mondo stilata dal quotidiano americano Usa Today, potrebbe creare dipendenza solo a sfogliarla. Lungi dal voler essere esaustivo, il viaggio attorno al mondo del sito americano comincia col raccontare la prima infornata della storia dei pasticcini.

Il primo biscotto sarebbe stato confezionato nel secolo settimo in Iran, quando ancora si chiamava Persia, ma era solo un pasticcio di prova per saggiare la temperatura del forno. Il cuoco persiano, però, una volta assaggiato il suo campione ne rimase estasiato. Da allora ne hanno macinata di farina i mulini e i biscotti sono comparsi nella tradizione culinaria di quasi tutti i paesi e talvolta hanno migrato al seguito di eserciti, matrimoni reali o spostamenti di colonie di contadini.

La galleria di dolcezze firmata da Usa Today va dall’americanissimo Cookie, il più caratteristico è quello con le gocce di cioccolato, che accompagna la colazione degli statunitensi da circa un secolo, ai più esotici Puto seco delle Filippine o i Kleicha iracheni. Il primo composto da una pallina di riso cotta al vapore arricchita con burro e cocco. Il secondo è un biscotto ripieno di noci e bagnato nell’acqua di rose.

Scorrendo la classifica però dispiace scoprire che il sito americano elegge il Cantuccio a biscotto italiano per eccellezza. Un po’ drastica come generalizzazione dal momento che non tiene conto della vastissima tradizione culinaria del Belpaese, che per ogni regione vanta più di un dolce tipico.

E ancora in Australia e in Nuova Zelanda il biscotto viene battezzato Anzac, acronimo di Australian and New Zeland Army Corp, poiché che mamme, mogli e fidanzate spedivano il prodotto ai militari in battaglia.

Ci sono poi i koulourakia in Grecia, soprattutto a Pasqua. I Tareco in Brasile, i Pepparkakor in Svezia (li cuociono con il maiale e vengono utilizzati al posto delle palle di vetro sull’albero di natale…), i Panellet in Spagna, i Vanillekipferl in Austria, i Coyota in Messico e i coloratissimi Macarons francesi.

Gestione cookie