Il bimbo di 5 anni che ha finalmente un naso grazie alla stampa 3D e al gemello

di redazione cronaca
Pubblicato il 5 Giugno 2024 - 09:07
naso

Foto Ansa

Era rimasto privo del naso a causa di una complicanza post partum mentre vedeva negli anni tutti gli altri bambini, soprattutto il fratello gemello, crescere con un ”nasino” che lui non aveva. Grazie all’intervento del team di chirurghi dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e all’uso della tecnologia 3D, il bambino di 5 anni, nato prematuro alla 28esima settimana di gravidanza, adesso ha un naso identico a quello del fratello gemello. Proprio lui è stato usato come ‘modello’ per la progettazione del nuovo naso realizzato con l’ausilio della stampa 3D. “Per il piccolo paziente vedere il gemello crescere con un volto uguale al suo, ma con il naso era emotivamente molto pesante, per questo abbiamo deciso di operarlo in età così precoce”, racconta Flavio Facchini, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, alla guida del team del Meyer che, per la prima volta, ha affrontato questo tipo di operazione su un paziente così piccolo.

“La ricostruzione totale della piramide nasale – continua Facchini – è un intervento abbastanza raro, ma la peculiarità di questo caso è il fatto di avere un gemello e l’età precoce del bambino che voleva arrivare alla scuola primaria con un volto uguale a quello dei compagni”. Un traguardo tanto atteso e desiderato per il quale la famiglia, che vive fuori dalla Toscana, si era rivolta al Meyer già tre anni fa. Dopo un lungo percorso di visite e valutazioni, l’operazione è andata a buon fine, la ricostruzione del naso è completa di mucose e cartilagine e adesso il bambino dovrà fare dei controlli periodici.

“La mamma, ogni volta che viene, piange dalla felicità – racconta il medico – Ci ha detto di aver già visto nel figlio una nuova consapevolezza e sicurezza di sé”. Il risultato è stato raggiunto grazie alle moderne tecnologie di scansione 3D con le quali è stata acquisita la geometria del volto del gemello utile per progettare e stampare delle ‘sagome’ che sono servite per prelevare frammenti di cartilagine costale del bambino utili per costruire l’impalcatura ossea e cartilaginea della piramide nasale.