Ilva, la poliziotta che si toglie casco e calma manifestanti

Ilva, la poliziotta che si toglie casco e calma la rabbia (1)
Ilva, la poliziotta che si toglie casco e calma la rabbia

GENOVA – Ilva, la poliziotta che si toglie casco e calma i lavoratori. Una funzionaria di polizia, dopo essersi tolta il casco durante la manifestazione dei lavoratori dell’Ilva che si è svolta nella giornata di mercoledì 27 gennaio, stringe la mano a un lavoratore come segno di distensione. Davanti a questo gesto i lavoratori, che erano arrivati faccia a faccia con gli agenti in tenuta antisommossa hanno fatto un passo indietro. A Genova, i lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano iscritti alla Fiom stavano manifestando a difesa dell’Accordo di Programma firmato nel 2005 che a fronte della chiusura della lavorazione a caldo prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali e di reddito.

La funzionaria che si è tolta il casco è Maria Teresa Canessa  (clicca qui per vedere la sua intervista). All’Ansa racconta:

“Togliermi il casco è stato un gesto istintivo, dopo lunghe ore di tensione con i manifestanti, disagio, fatica, c’è stata una pausa, un momento di distensione, è stato a quel punto  uel punto che mi è venuto spontaneo sfilarmi il casco e avvicinarmi per parlare a quattrocchi con questi lavoratori messi a dura prova”.

“L’aria in piazza era pesante e abbiamo dovuto chiudere una strada perchè i manifestanti non la bloccassero. Ci sono stati momenti veramente duri  e quando la tensione si è allentata mi è venuto istintivo togliermi il casco, così come altri si sono tolti dal viso le maschere antigas. A quel punto gli operai si sono avvicinati e mi hanno teso la mano, un gesto molto umano che ho apprezzato”.

Maria Teresa, 41 anni, è un funzionario di polizia in servizio di ordine pubblico a Genova ieri mattina insieme a 150 colleghi. Ha tre figli gemelli di 7 anni e una laurea in giurisprudenza. La poliziotta non ci crede di esser diventata uno dei personaggi del giorno ed anche, coem scrive il Secolo XIX, la poliziotta più applaudita d’Italia. Le foto e i filmati l’hanno resa famosa: “Felice che la tensione si sia allentata, a quel punto, ma davvero non mi aspettavo che questo episodio avesse questa risonanza”.

Il Secolo XIX racconta la giornata e la storia professionale e umana di Maria Teresa Canessa:

“È stato il gesto che ha segnato la svolta nella protesta dei tre giorni, in una città paralizzata dall’esasperazione degli operai dell’Ilva. La polizia blocca il corteo, lavoratori e agenti si fronteggiano. Maria Teresa Canessa, unica donna tra 150 poliziotti in assetto antisommossa, si toglie il casco. Un operaio le si avvicina e le tende la mano, lei la stringe. La tensione si scioglie, vince il dialogo. Il blocco dei blindati viene tolto, gli operai arrivano in prefettura. Quella mano tesa Maria Teresa Canessa l’ha sicuramente gradita, lei che nel suo lavoro ci crede(…)  Numero due della divisione anticrimine della questura, un passato sempre da vice alla squadra mobile a caccia di rapinatori, ha 41 anni, si è laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma e poi è entrata subito in polizia. È sposata con un collega della digos, ha tre figli gemelli, che esibisce orgogliosamente in foto, con la maglietta blucerchiata della Sampdoria sugli spalti dello stadio di Marassi”.

“Pacata e rassicurante, è stata scelta anche come rappresentante della questura nel progetto antibullismo nelle scuole. Una sensibilità particolare cresciuta dopo aver affrontato un caso incredibile: la vendetta di una ragazza di 23 anni che iniziò a perseguitare e le compagne di classe che al ginnasio l’avevano emarginata e maltrattata. «Questa mattina il mio è stato un gesto istintivo», continua a ripetere la poliziotta. Delicati equilibri. I suoi gesti, mentre piovono i plausi, sono vissuti per ore in questura con l’incubo del boomerang”.

Liguria Notizie spiega perché il gesto della Canessa è stato apprezzato dal mondo del web:

“Chi conosce la genovese Maria Teresa Canessa, sa che è una persona seria, perbene e intelligente. Negli uffici della questura, da anni, è uno dei dirigenti più apprezzati per la sua professionalità. Per l’operaio a cui ha stretto la mano, dopo essersi tolta il casco “è una tosta”. Il caso della poliziotta (…) ha fatto il giro di tutte le testate nazionali e sul web. E’ stato un bell’esempio da parte del nostro vice questore, che rappresenta le istituzioni, e un giusto riconoscimento dell’operaio, che rappresenta i metalmeccanici. A dimostrazione del fatto che, quando ci sono in gioco persone con cervello e buonsenso, le situazioni si riescono sempre a risolvere”.

Ed anche l’operaio dell’Ilva che le ha stretto la mano ha elogiato il gesto. Ancora Liguria Notizie:

“Lei era l’unica donna in mezzo a tutti uomini – ha spiegato l’operaio Fabiano Sterone –  si vedeva subito che è una con le palle, di buonsenso e corretta dall’inizio alla fine della manifestazione. Non ci ho pensato su un attimo ad andarle incontro e le ho stretto la mano. Le ho raccontato un po’ di me, spiegandole che sono sposato con una figlia e senza futuro se l’Accordo di programma non sarà rispettato. Siamo scesi in piazza perché vogliamo solo lavorare e ricevere risposte concrete dal governo”.

Foto Ansa

 

 

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