Iraq, con la sua Bmw blindata salva i feriti dai cecchini dell’Isis FOTO

 Ako Rahman, il peshmerga curdo che sava i feriti con la sua Bmw blindata
Ako Rahman, il peshmerga curdo che sava i feriti con la sua Bmw blindata

KIRKUK – Nella guerra contro l’Isis che si sta combattendo in Medio Oriente, c’è anche chi mette a disposizione la propria auto blindata per salvare la popolazione civile dagli attacchi terroristici. A farlo è un combattente curdo peshemerga. Ako Rahman ha una vecchia Bmw degli anni Novanta che ha acquistato lo scorso 21 ottobre. A partire da quel giorno, Rahman ha salvato decine di persone con la sua auto, portandole via dalle zone in mano ai miliziani islamici dell’Iraq, per portarli a Kirkuk.

“Vedevo che molti feriti non potevano essere soccorsi a causa dei cecchini dell’Isis. Per questa ragione ho deciso di aiutare così i feriti. I proiettili non possono penetrare nella mia macchina” ha spiegato a Yahoo il peshmerga. Con al sua berlina a prova di proiettile, questo combattente curdo ha trasportato almeno 70 persone ferite in ospedale. Mentre viaggiava con la sua auto, decine di cecchini gli hanno sparato contro.

“Ci sono 50 – 60 segni di proiettile sulla mia auto. Molti hanno colpito la parte anteriore dell’auto e il parabrezza” ha detto Rahman a sul corpo della mia auto e molti di loro hanno colpito la parte anteriore e il parabrezza della vettura,” ha detto Rahman al sito curdo Rudaw.

Il governatore di Kirkuk, Najmaldin Karim, ha premiato il combattente peshmerga con un premio di 500mila dinari iracheni (circa 385 dollari). Lo scorso 1 novembre, la Bmw ha voluto premiare il coraggio e il sacrificio di Rahman regalandogli una nuova auto blindata in cambio della sua vecchia auto che sarebbe stata esposta nel suo campus aziendale in Germania. Rahman ha rifiutato l’offerta e ha detto che a missione terminata, regalerà la Bmw al Sulaymaniyah, il locale museo curdo.

Ako Rahman, il peshmerga curdo che sava i feriti con la sua Bmw blindata
Iraq, con la sua Bmw blindata salva i feriti dai cecchini dell’Isis FOTO
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