Ismail, 3 anni, italiano, rapito dall’Isis. La mamma lo riconosce FOTO

PADOVA –  Un bimbo di tre anni che imbraccia un mitra, forse giocattolo. Indosso, una felpa nera. In testa, la fascia con la scritta dell’Isis, lo Stato Islamico in Iraq e Siria. Quel piccolo è Ismail Mesinovic, figlio di Ismar Mesinovic e Lidia Solana Herrera, che l’ha riconosciuto nell’immagine su internet. La coppia viveva in Italia, a Longarone (Belluno), fino ad un anno fa. Poi Ismar, imbianchino bosniaco, ha deciso di andare in Siria a combattere al fianco dei miliziani islamisti. E ha portato con sé il suo bimbo, rapendolo alla madre.

Lidia, cubana residente in Italia, non ha mai smesso di cercare suo figlio. Pochi mesi fa ha saputo, leggendo su internet, che suo marito era morto. Nessuna traccia del piccolo Ismail. I parenti bosniaci le hanno solo fatto sapere che il piccolo era vivo e stava bene. Non dove si trovasse, con chi. Null’altro.

Anche un amico di Ismar, Munifer Kalameleski, ha scritto qualche sms a Lidia per tranquillizzarla. Anche in quel casso il contenuto era lo stesso: il piccolo Ismail è vivo e sta bene. Non era dato sapere dove, però, con chi. Finché quella foto di un piccolo “combattente” non è apparsa in rete. Lidia ha subito riconosciuto in quel bimbo biondo dai grandi occhi scuri suo figlio. E ora chiede aiuto per riportarlo a casa.

Sul caso stanno indagando i Ros di Padova, gli stessi che già hanno aperto un’inchiesta sulla rete di reclutatori dell’Isis in Veneto. La foto del piccolo sembra autentica, il piccolo somiglia moltissimo al piccolo Ismail. Forse il Ros ha capito dove si trova. Adesso dovranno cercare di riportarlo a casa.

Isis, Ismail Mesinovic dal Veneto alla Siria per combattere con jihadisti
Il piccolo Ismail

 

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