Lago d’Iseo, denuncia Legambiente: “Chiazza di inquinanti di tre chilometri”

BERGAMO – Una chiazza di tre chilometri per 200 metri sul Lago di Iseo fa temere il peggio. Legambiente, che l’ha immortalata in alcune fotografie, dice che si tratta di una macchia di inquinanti usciti dallo sfioratore di Pisogne (cioè il dispositivo che scarica il liquido in eccesso). Per l’assessore all’ambiente di Pisogne, Elio Musati, è invece solo il frutto di un naturale rimescolamento delle alghe del fondale.

Il presidente di Legambiente Basso Sebino, Dario Balotta, denuncia che “dallo sfioratore di Pisogne che dà sul canale industriale è uscito un getto continuo e concentrato di liquami e oli fumanti di vario tipo che è stato riversato nelle acque del lago d’Iseo lo scorso sabato mattina e nella giornata di domenica”

Per l’associazione ambientalista si tratta di “scarichi fognari e scarichi industriali illeciti mescolati assieme, che hanno inquinato gravemente tutto l’alto lago d’Iseo”. Per Balotta è “il più grande inquinamento del Sebino degli ultimi anni. Visto il ripetersi di questi gravi inquinamenti e le tante segnalazioni fatte provvederemo a fare un esposto in procura”.

Minimizza l’assessore all’ambiente di Pisogne, Musatti: “Nessuno tranne Legambiente sa di questo presunto inquinamento. Alle 17 di oggi (16 aprile) abbiamo chiamato l’Arpa che non era stata allertata e non sapeva nulla, idem i carabinieri. Mi chiedo come mai Legambiente, anziché avvisare i giornali con tre giorni di ritardo non abbia chiamato le autorità competenti. Certo, quando piove troppo escono acque in eccesso dal depuratore ma la nostra Protezione civile non ha rilevato reflui sospetti in uscita dallo sfioratore. Quelle chiazze potrebbero essere generate dal rimescolamento del fondo e delle alghe, causato dalle abbondanti precipitazioni della scorsa settimana”.

Ma le fotografie scattate da Legambiente mostrano acque non proprio limpide.

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