CATANIA – I morti nel naufragio del barcone tra Lampedusa e la costa della Libia sono 17, mentre oltre 200 naufraghi sono stati recuperati da una nave che fa rotta verso Catania, in Sicilia. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla strage di migranti del 12 maggio, avvenuta a 40 chilometri dalla costa della Libia, mentre la provincia di Catania si prepara ad accogliere i profughi.
La notizia è stata confermata dalla sala operativa della Capitaneria di porto e da altre fonti investigative. La Procura distrettuale di Catania ha già disposto l’avvio di un’inchiesta e assegnate deleghe per le indagini alle forze dell’ordine.
La città di Catania ha approntato i sistemi di accoglienza per i superstiti al naufragio, con interventi coordinati dalla Prefettura. Sono stati già preallertati la Protezione civile e le associazioni di volontariato di diversi settori.
La Procura distrettuale di Catania, coordinata da Giovanni Salvi, aprirà un’inchiesta sulla strage di migranti, anche se la competenza è, al momento, radicata nel capoluogo etneo perché è il primo luogo italiano in cui arriveranno i 17 corpi, finora recuperati, e i 206 superstiti, che sono su nave Grecale. La Procura eseguirà atti urgenti, ipotizzando i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.
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