Veglia funebre allo stadio Picchi: Livorno saluta Piermario Morosini

Le immagini del giro di campo del feretro di Piermario Morosini (foto LaPresse):

LIVORNO – Prima di lasciare lo stadio per recarsi a Bergamo, la sua città natale in cui si svolgeranno i funerali, la macchina con il feretro di Piermario Morosini martedì 17 aprile è arrivata al Picchi di Livorno ed ha fatto il giro della pista attorno al campo tra gli applausi e i cori dei tifosi e le canzoni di Jovanotti e Ligabue in sottofondo. Fermatasi in prossimità della tribuna, è stato il vescovo di Livorno Monsignor Simone Giusti a benedire la bara di Morosini. “Buon viaggio” le ultime parole del prelato, prima che sulla bara venissero appoggiate le corone di fiori presenti, tra le quali quella del Presidente della Repubblica.

A Bergamo, i funerali si svolgeranno giovedì 19 aprile. Nella città lombarda, ci dovrebbero essere anche un centinaio di tifosi del Livorno. La richiesta dei sostenitori, anticipata al Sindaco della città labronica che ha dato il suo assenso, sarà formalizzata nel corso di un incontro richiesto da una rappresentanza di tifosi al primo cittadino e previsto nel pomeriggio di oggi 17 aprile.

Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, al termine della veglia funebre per Piermario Morosini ha dichiarato: “Quanto fatto oggi da Livorno è stato un gesto d’affetto. L’amore verso questo ragazzo è stato dettato da due fattori: dall’affetto che la città gli aveva subito dimostrato, e poi, onestamente dalla sua storia che è un eccesso di accanimento della sorte. Quello che è accaduto è stata una tragedia che ha colpito un ragazzo di venticinque anni, in un momento splendido della sua vita, che invece di realizzarsi nel sogno che aveva, è  finita in tragedia”.

“Mi pare corretto che una rappresentanza di tifosi possa partecipare ai funerali di Morosini – ha aggiunto il primo cittadino di Livorno – Hanno ragione, vediamo se troviamo la maniera. I tifosi hanno anche chiesto che il nome di Morosini diventi quello di un settore dello stadio, ne ho parlato con il presidente Spinelli e mi sembra che sia giusto”.

Cosimi ha anche parlato delle cause della morte e dell’autopsia. “Sono un anatomopatologo da trent’anni e dico che prima di trarre conclusioni sull’autopsia occorrerà leggere per bene il referto – ha detto-. L’anatomopatologo che ha eseguito gli esami su Morosini è stato molto prudente, questo mi sembra molto corretto, bisogna attendere gli esami microscopici. Il fatto che non ci sia però la rottura di un grosso vaso o altre questioni, è un elemento che orienta per una patologia cardiaca. Poi bisogna definirlo con nome e cognome e, questo si risolverà solo con gli approfondimenti. Questa vicenda pone un problema: se gli elementi della scienza medica sono all’altezza di trovare, tutto ciò che c’è da trovare. Io non credo che per un ragazzo come questo ci possa essere stata alcun tipo di sottovalutazione, perché ha fatto tutto il giro delle Nazionali. Il defibrillatore? Il suo utilizzo o meno è un fatto contingente a chi era lì. Può darsi che ci siano state controindicazioni, o il ragazzo possa aver avuto una reazione ma io non posso certo giudicare da qui”.

Allo stadio ‘Armando Picchi’, c’era anche il presidente del club labronico Aldo Spinelli che tra le lacrime ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere il mio dolore. E’ un qualcosa che mi colpisce dentro, e che sicuramente mi segnerà per sempre”.

“Grazie alla città di Livorno per la risposta data nella giornata di oggi, è stata quella che mi aspettavo”.

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