Esposto a Londra “L’Urlo” di Munch: il 2 maggio andrà all’asta a New York

LONDRA – Una delle quattro versioni de ‘L’Urlo’ di Edvard Munch sara’ in mostra da oggi 13 aprile da Sotheby’s a Londra, prima di essere trasferita a New York, dove il 2 maggio sara’ il lotto di spicco di una prestigiosa asta di opere impressioniste e moderne, con una stima iniziale di 80 milioni di dollari. Nell’ambito della stessa asta verranno battuti all’incanto anche capolavori di Picasso – tra cui un ritratto di Dora Maar dal titolo ‘Femme assise dans un fauteuil’, stimato tra i 20 e i 30 milioni di dollari – Soutine (‘Le chausseur de chez Maxim’s’, 10-15 milioni di dollari) Mirò, Chagall, Ernst, Gauguin e Magritte.

Una seconda asta il 9 maggio sara’ dedicata invece alle opere contemporanee e avra’ come protagonisti un quadro di Roy Lichtenstein – Sleeping Girl (1964) stimato tra 30 e 40 milioni di dollari – e due tele di Francis Bacon – tra cui ‘Figure Writing Reflected in Mirror’ con un prezzo di partenza di nuovo tra 30 e 40 milioni – anch’essi oggi esposti nella capitale britannica prima di essere portati nella Grande Mela. Emblema dell’angoscia e del terrore dell’uomo moderno, ‘L’Urlo’, appartiene all’imprenditore norvegese Petter Olsen il cui padre Thomas era un amico, un vicino di casa e un patrono di Munch. Dopo aver vissuto con quest’opera ”per tutta la vita”, Olsen ha deciso di venderla per devolvere i proventi alla costruzione di un nuovo museo, centro artistico e hotel dedicato all’artista, nella fattoria norvegese dove Munch viveva. Simon Shaw, vicepresidente di Sotheby’s e responsabile del dipartimento d’arte impressionista e moderna di New York, ha dichiarato oggi che delle quattro versioni dell’opera, quella in vendita e’ l’unica in mani private, e percio’ acquistabile.

Inoltre, ha aggiunto, ”e’ l’unico dei quattro quadri conservato nella sua cornice originale, con una magnifica poesia dipinta a mano dallo stesso artista per spiegare l’ispirazione del soggetto del quadro. Quando si osserva da vicino questo dipinto si resta impressionati anche dalla vividezza dei suoi colori che trasmettono anche una maggiore forza d’impatto rispetto agli altri tre”. Una prima versione del 1893 in tempera e pastello su tavola e’ custodita alla Nasjonalgalleriet di Oslo, un’altra versione a pastello, realizzata nello stesso anno e che si presume fosse uno schizzo preliminare, e’ di proprieta’ del Museo Munch di Oslo, cosi’ come una tela finale, in tempera e olio, realizzata nel 1910. Il dipinto di Olsen risale al 1895, lo stesso anno in cui Munch realizzo’ una litografia del quadro che contribui’ al suo enorme impatto sulla cultura popolare.

(Foto Ap/LaPresse)

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