ROMA – “Boia chi molla? Ora vi spiego cosa vuol dire”. Angelo Tofalo, deputato del Movimento 5 stelle, prende la parola su Twitter e spiega, citando Wikipedia, da dove viene l’espressione “Boia chi molla” pronunciata nei confronti del presidente Giorgio Napolitano dal parlamentare 5 stelle Girgis Giorgio Sorial.
Tofalo, che in Aula ha ripetuto l’espressione detta inizialmente da Sorial, su Twitter rimanda la link di Wikipedia e scrive:
“Boia chi molla! Sfatiamo un mito! e al disinformazione mediatica!
…un’espressione diventata famosa come un motto fascista; tuttavia fu coniata da Eleonora Pimentel Fonseca durante le barricate della Repubblica Partenopea nel 1799 e utilizzata anche nelle Cinque giornate di Milano del 1848″.
Il sito Giornalettismo fa notare il resto della spiegazione fornita da Wikipedia:
“Nel dopoguerra l’espressione tornò d’attualità durante i Moti di Reggio del 1970, quando il missino Ciccio Franco, esponente del sindacato CISNAL, lo riattualizzò come motto contro lo Stato. La rivolta di Reggio Calabria è infatti anche definita talvolta come la Rivolta dei Boia chi Molla.
Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta alcuni militanti del FUAN (l’organizzazione universitaria del Movimento Sociale Italiano), lanciarono un nuovo slogan in cui era presente il motto «boia chi molla»: Contro il sistema / La gioventù si scaglia / Boia chi molla / È il grido di battaglia”.