ROMA – “Anche io ho votato Pietro Grasso, Renato Schifani presidente al Senato sarebbe stata un’infamia insopportabile”. Mario Michele Giarrusso è un altro dei senatori del Movimento 5 stelle che sceglie Facebook per il suo outing. Giarrusso è uno dei “traditori” che ha votato per Grasso e sulla sua pagina Facebook spiega che la scelta è arrivata perché temeva che Schifani potesse vincere, magari con i voti di qualcuno dei 19 senatori di Scelta civica di Mario Monti.
Il primo post di Giarrusso appare nella notte del 17 marzo:
“Sabato Schifani nella prima votazione aveva avuto 117 voti e Grasso 120. Alla successiva votazione sarebbero quindi bastati 4 senatori di Monti (che ne ha 19) per far salire Schifani. Collaborare a questa infamia, pur avendo la possibilità di impedirla (con 54 senatori), sarebbe stata una cosa insopportabile per la mia coscienza. Sarebbe stato come tradire tutta la mia vita, tutte le mie scelte, tutto quello che ho sempre ammirato e tutto quello in cui ho sempre creduto. Votare scheda bianca era per me assolutamente impossibile. Chi ritiene questa scelta sbagliata, deve avere la piena consapevolezza che ogni altra scelta avrebbe voluto dire sostenere la possibile elezione di Schifani. Con tutto quello che ne consegue, in ordine alle gravissime responsabilità morali conseguenti”.
Poi un nuovo post sulla pagina Facebook del senatore M5s la mattina del 18 marzo:
M5s, Michele Giarrusso: “Ho votato Grasso anch’io, infamia far vincere Schifani”“Non abbiamo fatto accordi o scambi con nessuno. Ma non siamo venuti a patti nemmeno con la nostra coscienza. Perchè per ognuno di noi c’è un limite invalicabile, oltre il quale non si può andare. L’elezione di Schifani alla seconda carica dello stato era il limite che la mia coscienza mi impediva di valicare”.