(Foto Ansa)
ROMA – Pioggia, frane, alluvioni e smottamenti imperversano tra il nord e il centro Italia. Venezia si è svegliata con l’acqua alta in codice rosso. In Toscana le città di Pisa, Livorno e Massa Carrara hanno registrato allagamenti e alluvioni. Non va meglio la situazione a Vicenza e nel Veneto, con fiumi pronti ad esondare e stati di allerta diramanti per la popolazione.
Nel Lazio l’alluvione ha colpito la provincia di Viterbo, mentre le forti mareggiate hanno creato disagi ed erosione della costa ad Anzio e Nettuno, città del litorale a sud di Roma, dove una barca nel porto ha strappato gli ormeggi.
Treni bloccati per frane sulle ferrovie in Val Pusteria, Civitavecchia allagata a causa di fogne e tombini inadeguati. Il “cugino” di Sandy porta maltempo e profondi disagi nel nord e centro Italia.
L’allarme maltempo è stato diramato tra la mattina e il pomeriggio di domenica 11 novembre nel Friuli, nel Vicentino, in Toscana, in Umbria e nel Lazio.
Il ministro per l’Ambiente Corrado Clini ha parlato della necessitò di interventi di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio: “Abbiamo chiesto alla UE di allentare il patto di stabilità per liberare risorse pubbliche per la prevenzione. Liberare le risorse pubbliche per la prevenzione è una misura per la crescita e la riduzione del debito”.
D’altronde zone come quella del Vicentino e di Massa Carrara sono notoriamente a rischio idrologico e la messa in sicurezza del territorio dovrebbe essere attuata ben prima di registrare i gravi allagamenti e danni di questi giorni.
Vicenza.
Vertice in Prefettura a Vicenza per fare il punto della situazione sull’allarme maltempo. Il Prefetto, Melchiorre Fallica, ha parlato di una situazione grave. “In città – ha poi aggiunto – c’è un’organizzazione migliore del 2010 ma la piena potrebbe essere peggiore”. Dopo il vertice il Prefetto Fallica ha compiuto un sopralluogo in alcune zone del centro città, in parte allagate, con un anfibio dei vigili del fuoco per seguire in diretta la situazione in vista dell’ondata di piena del fiume Bacchiglione, prevista nel primo pomeriggio. A Vicenza per far fronte ad eventuali problemi sono attive tutte le forze dell’ordine, ma anche numerosi volontari della Protezione Civile e di altre associazioni. In piazza Biade, a fianco della Basilica Palladiana, è in corso di allestimento una tenda della Croce Rossa.
Allagati per il maltempo i locali dello stadio Romeo Menti, dove gli spogliatoi risultano inagibili per la presenza di 10-15 centimetri d’acqua. Nell’impianto berico era in programma oggi pomeriggio la partita di serie D tra il Real Vicenza e il San Donà Jesolo, ma la partita è stata rinviata. Anche via Stadio risulta allagata e attualmente interdetta al traffico, così come altre vie limitrofe dell’impianto, tra cui via Arzignano e via Valdagno.
Attualmente sono una ventina le strade del capoluogo berico allagate e vietate alla circolazione: tra queste anche via Diaz, che rappresenta un tratto della tangenziale di Vicenza e un’arteria della zona industriale. Chiusi tutti i ponti della città, vietati sia alle auto che ai pedoni. In occasione dell’alluvione del novembre 2010 lo stadio Menti, che si trova in posizione più bassa rispetto agli argini dei fiumi Retrone e Bacchiglione, fu invaso da circa un metro e mezzo d’acqua.
Massa Carrara, sfollati nei padiglioni della Fiera. Oltre 5mila abitanti “vittime” maltempo
Oltre 5mila abitanti dell provincia di Massa Carrara sono “vittime” dei danni portati dal maltempo. Allagamenti, case danneggiate e scuole chiuse: le forti piogge e le alluvioni hanno messo in ginocchio la provincia toscana.
E’ quanto risulta dalla sala operativa della protezione civile secondo fonti della Regione Toscana. Inoltre, in serata la protezione civile conta 700 utenze elettriche rimaste ancora scollegate dalla linea a causa del danneggiamento di cabine di smistamento.
Tra gli interventi svolti nella giornata dell’11 novembre anche l’allontanamento da edifici alluvionati di 12 disabili. Sempre in serata sta emergendo un problema di rischio da frane in varie zone collinari, in particolare si teme per spostamenti di terreno in località Casette e Forno. Inoltre, ci sarebbero 15 famiglie isolate nel comune di Fivizzano, in Lunigiana.
Il sindaco di Massa, Roberto Pucci, ha dichiarato: “Oltre un migliaio di case danneggiate dall’acqua e dal fango, la rete stradale della collina lesionata, otto ponti distrutti o da rifare, la piana tra l’autostrada e il mare ancora allagata’. Ho appena firmato l’ordinanza di sgombero per tre case in collina – ha ancora detto il sindaco Pucci – mentre sono gia’ 80 le persone sfollate che ospiteremo la prossima notte ma ne attendiamo altre, senza considerare coloro che hanno gia’ trovato rifugio da parenti e amici”.
”Principalmente i danni riguardano la rete viaria e il patrimonio edilizio – ha aggiunto ancora il sindaco – piu’ le frane che si sono verificate sulla zona collinare”. Confermato che in un’area piuttosto vasta mancano luce e acqua potabile.
Un secondo allarme telefonico, dopo quello della notte scorsa per invitare le persone a non uscire di casa e a salire ai piani superiori, e’ stato diffuso, nel pomeriggio, dal sindaco di Carrara Angelo Zubbani ai cittadini per informarli che domani gli asili e le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiusi. Per le ore 18 il sindaco Zubbani ha convocato, a palazzo civico, una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione nel territorio di Carrara dove ha ripreso a piovere dopo una breve tregua.
Grosseto, fulmine si abbatte su un appartamento
Raffiche di scirocco fortissime, miste a pioggia hanno flagellato tutta la Maremma. A Bagno di Gavorrano un fulmine si e’ abbattuto in un appartamento dove abitano due anziani. Nessuno e’ rimasto ferito, ma l’impianto elettrico e’ completamente bruciato. Alberi caduti hanno bloccato molte strade in numerose strade dalle Colline Metallifere, quelle del Fiora, l’Amiata, la Costa e nella piana e nel Grossetano. I Vigili del fuoco sono al lavoro da stamani per liberare e strade anche dalle tegole volate da tetti.
Firenze, attesa piena del fiume Serchio
E’ allarme per il fiume Serchio in Toscana. L’avviso arriva dalla Sala operativa unificata della Protezione civile regionale. ”A causa del transito della piena del fiume Serchio – si legge nell’avviso – che interessera’ il tratto da Borgo a Mozzano alla foce, nelle prossime 6-8 ore si valuta un livello di criticita’ elevata nelle zone interessate dall’evento”. Dalle ore 12 di oggi, domenica, fino alla mezzanotte di lunedi’ 12 un elevato rischio idrogeologico-idraulico e’ previsto nelle zone: basso Serchio, foce Arno, Cecina, Cornia, isole, Ombrone Grosseto, Casentino, Chiana, Valdarno superiore, Tevere, Orcia, Bruna, Albegna, Fiora. Il rischio idrogeologico-idraulico sara’ moderato nelle zone: Magra, Versilia, Sieve, Valdarno medio, Ombrone Bisenzio, Valdarno inferiore, Reno Santerno, Elsa, Era, Greve Pesa.
Civitavecchia allagata.
Resta critica la situazione a Civitavecchia a causa del maltempo che da questa mattina imperversa sulla citta’. Si va invece normalizzando la situazione in localita’ Fiumaretta, completamente allagata questa mattina dalle piogge torrenziali. Il camion incastrato nel sottopasso dell’Aurelia e’ stato rimosso e l’acqua e’ defluita verso il mare.
Secondo quanto si e’ appreso da fonti comunali, gli allagamenti che hanno interessato quasi tutti i quartieri della citta’ in particolare il centro storico, sono stati causati dall’incapacita’ della rete fognaria di accogliere l’acqua. In altre localita’ invece gli allagamenti sono dovuti al fatto che i tombini, in occasione dei lavori eseguiti alcuni anni fa, sono stati chiusi. Nella tarda mattinata l’acqua ha invaso anche gli uffici al pianterreno del palazzo del Pincio, sede del Comune.
La forte pioggia ha anche provocato la caduta di una porzione della tensostruttura che ospita il mercato. La giunta e i tecnici comunali sono riuniti da questa mattina per coordinare gli interventi piu’ urgenti. Al lavoro tutte le ditte convenzionate con il comune. Nessun danno e’ stato segnalato alle persone. .
Viterbo. Tracima il fiume Mignone, Tarquinia allagata
Il fiume Mignone e’ tracimato in piu’ punti a Tarquinia, in provincia di Viterbo. L’acqua fuoriuscita si e’ riversata in parte verso le campagne e in parte verso il centro abitato. La rete fognaria non riesce a raccogliere l’acqua che in alcuni punti ha raggiunto i 35-40 centimetri d’altezza. Situazione critica anche a Viterbo, dove le strade d’accesso alla citta’ sono state a tratti trasformate in veri e propri pantani. Problemi per la circolazione sono stati segnalati sulla Cimina, sulla Teverina all’altezza del sottopasso, sulla Cassia nord e sull’Aurelia. A complicare la situazione, alla pioggia battente si sono aggiunti rami ed alberi abbattuti dal vento e piccoli smottamenti. I vigili del fuoco stanno smaltendo decine di chiamate per allagamenti di locali e scantinati soprattutto sulla costa e nel capoluogo. Al momento non si registrano danni alle persone. .
Roma, mareggiata erode costa Anzio e Nettuno
La forte mareggiata che dalla mattinata imperversa sulla costa di Anzio e Nettuno, sul litorale a sud di Roma, sta accentuando i fenomeni di erosione costiera in particolare nella zona dei Marinaretti e nella spiaggia di Cretarossa a Nettuno e sulla Riviera di Ponente di Anzio, zona Lido Garda, Lido di Cinnato e Lavinio. Problemi anche all’interno del porto di Anzio dove per il forte vento e la forte risacca una barca di 14 metri, ormeggiata sul molo Innocenziano, ha rotto gli ormeggi.
Intervenuta una pattuglia della Guardia Costiera di Anzio coordinata dal nostromo del porto, coadiuvato dagli ormeggiatori e da un rimorchiatore, per mettere in sicurezza la barca che sbatteva contro quella che le era ormeggiata a fianco. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio raccomanda a chi, per diporto o per lavoro, sia in mare (pescatori, compagnie di navigazione, surfisti, nuotatori, diportisti) di consultare sempre i bollettini del tempo e del mare.
Roma, black out anche nello stadio Olimpico
Il nubifragio che si e’ abbattuto nel pomeriggio su Roma ha provocato un blackout di alcuni minuti nella zona nord della citta’, tra cui lo stadio Olimpico dove si gioca il derby. Sempre nella parte nord, a Boccea, Quartaccio e Torrevecchia, i vigili del fuoco sono intervenuti per alcune automobili rimaste bloccate nell’acqua, che ha raggiunto i 70-80 centimetri d’altezza. Il maltempo ha provocato anche la chiusura della fermata Manzoni della linea A della metropolitana. Le banchine della stazione – in una zona non lontana dal centro storico – sono rimaste al buio, secondo l’Agenzia per la Mobilita’, e i treni per circa 20 minuti sono transitati senza fermarsi. Poi il servizio e’ tornato regolare. I vigili del fuoco della capitale, a causa della forte pioggia, sono intervenuti per rami caduti o pericolanti e per alcuni allagamenti ai piani bassi di edifici.
Trentino, Frana investe casa a Spara: evacuata famiglia
Un’abitazione e’ stata evacuata nel comune montano di Spara in Trentino dopo la caduta di una frana. Il sindaco ha disposto l’allontanamento ed il ricovero di una decina di persone che abitano all’interno dello stabile, investito in parte dalla frana, una ventina di metri di detriti. La protezione civile trentina e’ impegnata a monitorare i disagi provocati dalle forti piogge delle ultime ore. Per il momento non sono segnalate situazioni di particolare allarme.
Bolzano, sospesa circolazione treni in Val Pusteria
E’ stata sospesa la circolazione sulla ferrovia della Val Pusteria per la caduta di alcune frane provocate dalle piogge intensissime delle ultime ore. La prima frana e’ caduta poco prima di mezzogiorno tra gli abitati di Valdaora e di Monguelfo.
La pioggia ha anche causato l’allagamento della stazione di Villabassa. Un’altra frana, poi, e’ caduta alle 12.30 all’altezza della stazione di San Lorenzo.
Per liberare la sede ferroviaria sono al lavoro squadre di tecnici della Rete ferroviaria italiana, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Per i viaggiatori sono stati predisposti servizi sostitutivi di autobus.
Bolzano, comune di Sarentino isolato da una frana
E’ completamente isolato il comune di Sarentino, un abitato di 6 mila abitanti poco distante da Bolzano, per la caduta di una frana lungo la strada statale conduce al paese. La frana si e’ staccata a causa delle fittissime piogge che insistono da ore su tutta l’area alpina. Per far fronte a quella che anche in Trentino-Alto Adige si sta rivelando come un’emergenza sono in azione migliaia i uomini della protezione civile, i vigili del fuoco e i volontari. Nel solo Alto Adige sono stati svolti sinora 220 interventi, sia per le frane cadute sulle vie di comunicazione, sia per allagamenti nei centri abitati. A Vipiteno i pompieri sono intervenuti in un grande stabilimento per la lavorazione del latte, le cui strutture sono state allagate.
Bologna, preallarme per il fiume Reno
Anche per il fiume Reno la protezione civile dell’Emilia-Romagna ha attivato la fase di preallarme. I comuni interessati dall’allerta nel bolognese sono Argelato, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Bologna, Calderara di Reno e Casalecchio di Reno, oltre a Cento (Ferrara). Nella sezione di Vergato l’acqua ha raggiunto alle 11 il valore massimo di 3,94 metri, mentre a Casalecchio di Reno il livello e’ di 1,41 in aumento. Si prevede il transito del colmo nella sezione di Casalecchio, nel pomeriggio. Sono possibili allagamenti di aree golenali.
Modena, allarme fiume Panaro
La Protezione civile provinciale ha dichiarato nel pomeriggio la fase di allarme sul Panaro fino a Modena e di preallarme sul Secchia da Modena ai Comuni della pianura, che proseguira’ nella giornata di lunedì. Un comunicato della Provincia di Modena spiega che ”il maltempo del fine settimana ha provocato nel modenese l’ingrossamento dei fiumi Secchia e Panaro che sono sotto controllo da parte della Protezione civile provinciale”. Sul Panaro danni a strade e reti a Fiumalbo, Fanano, con alcuni allagamenti circoscritti al parco fluviale di Marano e a Vignola.
A S.Anna sono state messe in funzione, a causa della piena con livelli idrometrici molto alti ma con volumi moderati, due paratoie per regolare il flusso delle acque dalla cassa di espansione verso valle, dopo l’intervento dell’Aipo concluso nelle scorse settimane. Nella cassa del Panaro si stanno registrano livelli di piena superiori a quelli del Natale del 2009. Chiusi a Modena ponte Alto (raggiunto alle 18 il livello di piena di 8,82 metri contro i 10,27 metri del Natale 2009) e ponte dell’Uccellino sul Secchia, ponte di via Curtatona sul Tiepido, ponte di Casona di Marano sul Panaro e il ponte di Strettara sullo Scoltenna a Riolunato sulla strada provinciale 40. In montagna sono caduti in media dai 120 a 150 millimetri.
Reggio Emilia, salvate due ragazze bloccate in auto
Due ragazze sono rimaste bloccate stamani alle 5 con la loro auto (una Renault Clio) nel torrente Quaresimo, a San Bartolomeo, una zona di campagna nel Comune di Reggio Emilia. Sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco. Il torrente in condizioni normali e’ poco piu’ di un canale guadabile, ma la piena dei fiumi stamani lo ha ingrossato. Con il buio le due giovani non si sono rese conto del pericolo. Sono accorsi i vigili del fuoco che hanno aiutato le due ragazze a scendere dall’auto rimasta bloccata in circa mezzo metro d’acqua e poi hanno proceduto al recupero della vettura. Le due giovani donne sono illese.
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