GENOVA – In tre ore è caduta la pioggia di un mese. Migliaia di sfollati a Carrara a causa del maltempo. Il fiume Carrione, nella zona di Avenza a Carrara, è esondato nella notte. In un primo momento la Regione Toscana aveva parlato di un morto nell’alluvione, notizia smentita nel corso della mattinata anche dal vicesindaco di Carrara e dalla Protezione civile.
Ma è tutto il Nord Italia ad essere flagellato da fango e pioggia. Allagamenti anche nella provincia di Genova nella notte tra 4 e 5 novembre. La pioggia battente ha fatto temere il peggio nella provincia di Alessandria, con almeno 50 persone sgomberate a Gavi. E ancora frane e allagamenti a Ventimiglia, con un clochard salvato in extremis dall’esondazione del fiume Roja.
Parma, Comune rassicura: “Fiume Taro non desta preoccupazione”.
Il bacino del fiume Taro ha fatto registrare picchi di 160 millimetri di pioggia nell’arco di 24 ore, ma non ci sono particolari ragioni di preoccupazione e le provinciali sono tornate tutte percorribili. A rassicurare i cittadini è il Comune di Parma dopo l’incontro coordinato dal viceprefetto Michele Formiglio, a cui era presente anche il sindaco Federico Pizzarotti. Un punto della situazione dovuta al maltempo che ha colpito la città emiliana, già provata da una alluvione lo scorso 13 ottobre.
Qualche situazione di allagamento fra Borgotaro, Berceto e Valmozzola, che ha interessato diversi scantinati e una ditta. Questa notte – ha spiegato Pizzarotti – è stato chiuso precauzionalmente per qualche ora il ponte sul Taro (riaperto al mattino) e i residenti sono stati avvisati dalla municipale affinché adottino le precauzioni previste in caso di esondazione.
Il torrente Parma ha dovuto assorbire una quantità di acqua inferiore a quella del Taro (anche se a Corniglio ha raggiunto un colmo di 2,73 mt), ma la situazione ha consentito di non attivare la cassa di espansione, che rimane vuota, quindi utilizzabile in caso bisogno. Analogo discorso per il Baganza, che esondò a ottobre, il cui livello rimane notevolmente più basso rispetto ai giorni dell’esondazione.
Pordenone, esondano Cellina e Varma: Valcellina isolata dal Friuli.
L’Alta Valcellina è isolata dal Friuli dopo l’esondazione dei fiumi Cellina e Varma. I vigili del fuoco hanno chiuso per alcune ore il traffico sulla strada regionale 251, interrotta vicino Barcis.
Sul Varma, da alcune settimane, sono in corso lavori di sghiaiamento urgenti preliminari alla sopraelevazione della sede stradale, nel tentativo di scongiurare il blocco alla circolazione durante precipitazioni più intense. Dall’inizio dell’anno, sono ormai una decina le chiusure forzate, un paio perfino nel periodo estivo, circostanza mai verificata in passato.
Carrara, caduti 183 mm di pioggia in 3 ore. Rossi: “Dichiarerò stato d’emergenza”.
In appena 3 ore nella provincia di Carrara, la zona più colpita dal maltempo in Toscana, sono caduti 183 mm di pioggia. Il sindaco di Carrara, Andrea Zubbani, ha firmato due ordinanze per la chiusura delle scuole e per vietare l’uso a fini alimentari dell’acqua dell’acquedotto, visto che il gestore ha rilevato “fenomeni di intorbidimento delle sorgenti che servono il Comune di Carrara”.
Intanto Enrico Rossi, governatore della Regione Toscana, ha annunciato lo stato d’emergenza:
“Adotterò oggi stesso l’ordinanza per dichiarare lo stato di emergenza. C’è un disastro e la preoccupazione resta”.
Toscana, fiume Magra in piena sorvegliato speciale.
Il fiume Magra ha superato il livello di guardia alla foce, nel comune di Ameglia, al confine con la Toscana. “L’acqua ormai è al limite degli argini”, dicono i vigili del fuoco. Ed è propria la val di Magra la zona più colpita dalla perturbazione in provincia della Spezia.
Allagamenti si registrano a Ortonovo, Luni Mare, Marinella, dove il Parmignola ha rotto argini e canali e altri torrenti hanno esondato allagando magazzini e abitazioni ai piano terra. Danni anche sulle strade comunali di Castelnuovo Magra, Ortonovo e Sarzana
Aurelia chiusa nel tratto tra Carrara e Sarzana.
La SS1 Aurelia è stata chiusa per esondazione del torrente “Parmignola” in località Ortonovo (La Spezia). Lo rende noto l’Anas, spiegando che gli utenti possono prendere in alternativa l’autostrada A12 tra i caselli di Carrara e Sarzana. Sul posto sono presenti il personale dell’Anas e le forze dell’ordine per verificare i danni al tratto stradale e i tempi di riapertura.
Carrara, elicotteri e gommoni per soccorrere la popolazione.
Gli elicotteri e i gommoni della Protezione civile e dei vigili del fuoco stanno sorvolando l’area della provincia di Carrara colpita dall’esondazione del fiume Carrione. L’ultimo a essere recuperato è stato un ragazzo, straniero, che viveva in una casa abbandonata nelle vicinanze del corso d’acqua. Il fiume di fango ha raggiunto Avenza, dove vivono circa 15 mila persone, e Marina di Carrara, che conta circa 20 mila abitanti. I soccorritori stanno cercando di tamponare con dei blocchi di cemento la parte di argine crollata.
Vulcano, traghetto urta molo per il forte vento: due feriti.
Sulle Eolie soffia lo scirocco e il traghetto della compagnia delle Isole “Pietro Novelli” durante la manovra di attracco per le folate di vento si è schiantato sulla banchina dell’isola di Vulcano. L’impatto è stato abbastanza forte e ci sono stati danni sia al traghetto che al molo. A bordo si trovavano 19 passeggeri oltre ai membri dell’equipaggio. Un passeggero e un componente marinaio sono rimasti leggermente feriti.
La nave era partita alle 7 da Milazzo e doveva proseguire per Lipari. Sull’incidente il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, Paolo Mangadonna, ha aperto una inchiesta e la nave è ferma nel porto di Vulcano per accertamenti.
Golfo di Napoli, collegamenti con le isole saltati per il forte vento.
I collegamenti marittimi tra Pozzuoli e le isole di Ischia e Procida sono assicurati da stamattina solo a mezzo traghetti a causa del forte vento di scirocco che soffia sul Golfo di Napoli e del mare agitato. Mezzi veloci bloccati anche a Napoli, dove i collegamenti con le isole sono assicurati solo da corse saltuarie dei traghetti.
Acqua alta a Venezia.
A Venezia si è registrato, la mattina del 5 novembre, il primo fenomeno sensibile dell’acqua alta che ha toccato circa i 115 centimetri di altezza sul medio mare intorno alle 9.30, rispettando le previsioni del Centro maree del comune. La stessa Istituzione pubblica ha previsto una nuova acqua alta per le 22.00 di oggi intorno ai 110 cm, mentre per domani, il fenomeno è dato in attenuazione.
Con i 115 cm, un codice arancio nella scala di valori di altezza, è stata ‘invaso’ dall’acqua il 15% circa del suolo del centro storico lagunare provocando disagi alla viabilità, nonostante le passerelle nei punti strategici, e l’uso degli stivali di gomma per i residenti avvisati per tempo. Sorpresa come sempre per i turisti che, specie a San Marco che è tra le zone più basse della città, inevitabilmente si sono soffermati a guardare e fotografare la Piazza in un modo quasi inatteso.
Carrara, salvati operai sul tetto della fabbrica.
Cinque operai di una segheria, che erano saliti sul tetto, sono stati recuperati dai vigili del fuoco a Carrara, vicino al luogo dell’esondazione. Lo ha spiegato il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, parlando con Sky. In un primo momento fonti della Regione Toscana avevano parlato di un morto e un disperso fra i dipendenti della fabbrica.
Carrara, vicesindaco: “Non risultano morti”.
“Non risultano morti”. Lo ha detto il vicesindaco di Carrara, Andrea Vannucci, arrivando sul luogo dell’esondazione del fiume Carrione, nella zona di Avenza a Carrara. Anche la protezione civile regionale conferma che “non risultano morti”. In un primo momento era stata una fonte della Regione, sulla base delle informazioni ricevute dalla protezione civile toscana, a confermare la notizia che vi fossero una vittima e un disperso, così come risultava ai primi soccorritori.
Trovato vivo uno dei dispersi per l’esondazione del fiume Carrione.
E’ stata trovata viva la persona data come dispersa nell’esondazione del fiume Carrione, nella zona di Avenza a Carrara. Si tratta di un operaio che era rimasto intrappolato in una fabbrica vicina al luogo dell’esondazione.
Capri, mareggiate e disagi: stop traghetti.
Disagi a Capri (Napoli) a causa del maltempo: c’è stata infatti una mareggiata lungo la costa di Marina Piccola. Le difficili condizioni del tempo, con mare molto mosso e forti raffiche di vento di scirocco, hanno determinato questa mattina la soppressione della maggior parte delle corse di collegamento verso l’isola azzurra. Soltanto il traghetto Adeona della Caremar alle 9 è riuscito a salpare da Napoli, ferme tutte le altre corse.
Sono rimasti in porto sia aliscafi che navi veloci. Capri è stata investita fin dalla scorsa notte da una violenta mareggiata, con onde molto alte, che ha interessato soprattutto il versante sud, tra Marina Piccola e i Faraglioni, il tratto di costa maggiormente esposto ai venti di scirocco.
Parma, sale livello del fiume Taro.
Dopo le intense piogge che hanno interessato il bacino idrografico del fiume Taro, nel Parmense, si sono registrati innalzamenti dei livelli idrometrici del fiume, con superamento del livello 2 nella sezione di Parma Ovest. Per questo la Protezione civile Regionale, sentito anche il parere di Aipo, ha attivato questa mattina la fase di preallarme per piena per i Comuni di Parma e di Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Roccabianca, S.Secondo Parmense, Sissa Trecasali.
Livorno, raffiche di vento e alberi caduti.
Alberi e rami caduti per il vento, a Livorno. In via delle Sorgenti, al Cisternino, una pianta è caduta sulla carreggiata, proprio mentre stava arrivando un’auto, che è andata a sbatterci contro. Illeso il conducente. Sono intervenuti una squadra dei vigili del fuoco, che ha liberato la carreggiata, e una pattuglia della polizia municipale, che ha ripristinato la circolazione.
Sul viale del Tirreno, nella zona di Montenero, poco dopo l’una, un’altra squadra è dovuta intervenire per liberare la carreggiata da alcuni grossi rami che erano caduti a causa del vento. Sempre durante la notte si sono registrati diversi altri interventi dei vigili del fuoco, anche per distacchi di intonaco e cornicioni pericolanti in tutta la città.
Ventimiglia, esondazioni e frane: salvato clochard dal fiume Roja.
Un clochard salvato in extremis dall’acqua, mentre dormiva ubriaco all’interno di una feritoia del ponte della ferrovia sul fiume Roja a Ventimiglia; una frana scesa in località Calandri, sempre a Ventimiglia, che ha trascinato alcuni scooter a valle. E poi, automobilisti intrappolati nell’acqua, in sottopassi o avvallamenti e numerosi di prosciugamenti di negozi, scantinati e qualche abitazione.
Sono una trentina, in tutto, gli interventi tra la tarda serata di ieri e la notte, in provincia di Imperia, per l’ondata di maltempo che si è abbattuta anche sull’estremo ponente della Liguria dove da ieri è in vigore l’allerta 2, la massima prevista in Liguria. La zona più colpita è quella di Ventimiglia.
Intorno alle 23, i pompieri hanno tratto in salvo un senza tetto, che dormiva nella feritoia del ponte, con l’acqua del fiume che stava entrando nel suo giaciglio di fortuna. Per consentire le operazioni di soccorso, il traffico ferroviario da e per la Francia è stato bloccato per circa mezzora. Tanti i piccoli smottamenti nell’entroterra, uno a Olivetta San Michele, in val Roja. Monitorati tutti i corsi d’acqua. Interventi anche per alberi caduti o pericolanti a causa del forte vento.
Genova, forti piogge a Cogoleto e allagamenti nel ponente.
Allagamenti nel ponente di Genova, decine di interventi per il vento in tutta la città e onde in mare alte fino a quattro metri. È il bilancio della notte tra 4 e 5 novembre di maltempo che ha colpito la provincia di Genova. È piovuto forte soprattutto nel comune di Cogoleto. Qui i vigili del fuoco hanno dovuto compiere diversi interventi a causa di fondi e cantine allagate con conseguente blocco di serbatoi e caldaie. Le zone dove si è registrata la maggiore criticità sono quelle tra via le vie Miramare e dei Lagoni dove sono ancora in corso interventi di bonifica.
Sempre nella notte allagamenti si sono registrati a Genova in molti sottopassi cittadini a causa della pioggia con conseguente chiusura da parte della polizia municipale. Grossi disagi si registrano per il fonte vento di scirocco che nella notte ha fatto registrare raffiche di oltre cento chilometri in diverse parti della città.
Oltre una cinquantina sono stati gli interventi sempre dei pompieri per alberi e rami crollati, tetti o intonaci pericolanti e cartelloni stradali divelti. Problemi anche in mare dove è in corso una forte mareggiata che ha visto nella notte onde altre anche più di 4 metri registrare nella zona di Capo Mele. A Genova permane fino alla mezzanotte di oggi l’allerta 1 per il maltempo.
Alessandra, sgomberate 50 persone a Gavi.
E’ Gavi, il paese del celebre vino bianco docg, il Comune dell’Alessandrino più colpito dall’ondata di maltempo che si sta abbattendo su tutto il Piemonte. In serata è cominciata l’evacuazione – per il rischio frane – delle famiglie, una cinquantina di persone in tutto, residenti a ridosso della collina dell’antica Fortezza del Barbarossa. La Protezione civile ha allestito in paese un centro di accoglienza.
Forti piogge sull’est del Piemonte.
L’allarme maltempo in Piemonte resta alto nell’alessandrino, colpito dalle celle temporalesche che si sviluppano in Liguria, ma si estende anche nel nord della regione. E’ qui, infatti, che nella notte si prevede una media di 80-90 mm di pioggia, con picchi locali fino a 150 mm. Più tranquilla la parte ovest del Piemonte, dove la media non supererà – secondo le previsioni dell’Arpa – i 40 mm in 12 ore. E’ probabile che i fiumi Sesia e Toce superino i livelli di attenzione.
E’ previsto anche l’innalzamento dei corsi d’acqua lungo il reticolo idrografico secondario nei bacini del Tanaro, del Bormida e dello Scrivia. La quota neve resterà sopra i 2.000: alle 21 di questa sera l’altezza del manto è già di 50 cm. Il primato delle piogge più abbondanti nelle ultime 24 ore è di Piaggia (Cuneo), con 230 mm, seguito da Sambughetto (Verbania), 186, Sabbia (Vercelli), 161, e Piedicavallo (Biella), 141.
Carrara, crolla argine del fiume Carrione.
Circa 200 metri dell’ argine del fiume Carrione, nella zona di Avenza a Carrara è crollato e le acque hanno invaso le strade intorno. Alcune famiglie sono già state evacuate e altre, secondo quanto spiega la Protezione civile, sono salite sui tetti delle case. I problemi maggiori sono nella zona di Avenza e di Marina di Carrara. Il sindaco ha già emesso un’ ordinanza con la quale chiede alla popolazione di non uscire di casa. La linea ferroviaria Aulla-Lucca è interrotta.