SUZZARA (MANTOVA) – Nelle scaloppine servite alla mensa dell’Iveco di Suzzara in provincia di Mantova, un operaio ha trovato una larva di insetto nel piatto. L’uomo ha subito fotografato la “pietanza” e l’ha fatta girare via WhatsApp per l’intero stabilimento. La notizia è stata subito rilanciata dalla Gazzetta di Mantova:
“Il sindacato della Fiom Cgil ha subito emesso un comunicato con il quale avvisava i lavoratori di aver fatto scattare i controlli da parte dell’Azienda sanitaria locale di Mantova.
Infatti, nella tarda mattinata di ieri, alcuni tecnici preposti al servizio di controllo degli alimenti si sono recati nella mensa dove è avvenuto lo spiacevole incidente per gli accertamenti del caso.
Il centralino dell’Iveco in viale Zonta 56, al quale risponde il responsabile della mensa ha sempre squillato a vuoto. Il bruco trovato dal malcapitato operaio sulle sue scaloppine, non è pericolosa per l’uomo perché, anche se fosse stata involontariamente ingerita, non è dotata di aculei velenosi che invece avrebbero potuto causare shock anafilattici.
E’ chiaro che, tra le migliaia di pasti serviti ogni giorno dal personale della mensa, quello di ieri è da considerare uno spiacevole incidente. Probabilmente la larva è caduta accidentalmente nel piatto senza che nessuno si sia accorto dell’indesiderato ospite che ha rovinato l’appetito al lavoratore.
Si tratterebbe infatti di un parassita della famiglia delle “Tentredini” le cui larve arrotolano le foglie delle piante per svernarvi, sono lunghe circa 8 millimetri e di colore verde chiaro, pressoché invisibili perché crescono all’interno della foglia arrotolata, nutrendosene.
Le larve svernanti divengono adulte in concomitanza con il periodo di massimo rigoglio della specie da parassitare, ovvvero in primavera, in modo da deporre uova dalle quali si sviluppano facilmente le larve (una sola generazione l’anno). Il proliferare di questi insetti anche nel periodo autunnale è dovuto alle miti temperature di questi giorni”.