PARMA – Marco Di Pietro è il campione mondiale di Pizza. Romano, di Casal Fattoria sulla Laurentina, si è portato a casa il trofeo della ventitreesima edizione del concorso tenutosi a Parma, con la sua pizza carbonara incastonata nel Colosseo. Un capolavoro, per gli amanti del “cornicione”: la pasta-anfiteatro accoglie al centro una tonda al gusto carbonara.
Marco Di Pietro è stato accolto in festa nel suo quartiere a Roma, con tanto di targa di riconoscimento consegnata dal presidente del municipio Andrea Santoro. La sua pizzeria, Vado al Massimo, sita in largo C. Doppler, è un punto di riferimento per il quartiere. Le sue feste in piazza sono un riparo sicuro e un modo per stare insieme per famiglie e giovani, in una città dispersiva come Roma.
Originale, non c’è che dire, ma la sua pizza-monumento non è stata l’unica sorpresa alla kermesse di Parma. Dopo tre giorni di sfide a colpi di mozzarella e origano, dalla pizza classica a quella in teglia, da quella senza glutine a quella in coppia (cuoco e pizzaiolo insieme), dalle gare di freestyle a quelle di abilità, si scopre che il vero pizzaiolo non vive più a Posillipo.
La migliore Napoletana stg, ad esempio, che sta per “specialità tradizionale garantita”, la fanno a Victoria, in Australia: è la margherita di Johnny Di Francesco della pizzeria 400 Gradi. La terza classificata invece la potete gustare a Londra, alla pizzeria FrancoManca, impastata dalle mani esperte di Marco Fuso. Se invece siete più i tipi da Contadina, la migliore in assoluto (mozzarella, stracciatella, melanzana, caciocavallo, pangrattato con alici e buratta) è quella del pugliese Giulio Scialpi. Chef della pizzeria Barsentum di Putignano (in provincia di Bari).
(Foto credits: Il Messaggero)