Primarie: Renzi corre maratona con Linus e Cruciani, poi aspetta un’ora e 50 per votare

Matteo Renzi corre la maratona di Firenze (foto Ansa). Nel tardo pomeriggio, il sindaco va a votare per le primarie e si mette in fila per quasi due ore (foto LaPresse)

FIRENZE – E’ stato il sindaco Matteo Renzi a sparare il colpo d’avvio della 29esima edizione della Firenze-Marathon: alla gara, anche per effetto della cancellazione della maratona di New York in seguito al ciclone Sandy, prendono parte quasi 10mila podisti, oltre mille in più rispetto a quelli del 2011.

Oltre a Renzi, che quest’anno, contrariamente allo scorso, corre la mezza maratona (”la campagna per le primarie non mi ha consentito di allenarmi per farla tutta”, aveva spiegato nei giorni scorsi), tra i podisti ‘vip’ ci sono anche Linus e il giornalista Giuseppe Cruciani (guarda le foto).

RENZI VA A VOTARE: LUNGA FILA AL SEGGIO –  Dopo aver partecipato alla maratona, il sindaco di Firenze è andato a votare al circolo Arci di piazza dei Ciompi, dove è rimasto in coda per più di un’ora e mezza, ed è stato accolto da un gran numero di giornalisti e telecamere che lui ha allontanato per fare la registrazione e poi mettersi in coda per votare. ”Le regole non le ho fatte io e faccio due ore di coda come tutti”, ha detto ai giornalisti.

Al suo arrivo ha scambiato due chiacchiere con alcuni elettori, che lo hanno accolto con un applauso. Altri, invece, gli hanno gridato: ”Mettiti in coda!”. E lui ha risposto : ‘Lo sto facendo”.

Dopo le operazioni di registrazione, il sindaco di Firenze è di nuovo uscito dal seggio per fare la fila insieme a tutti gli altri, sempre inseguito da telecamere e giornalisti. Per consentire le operazioni di registrazione, gli operatori tv e i fotografi sono stati fatti allontanare dal seggio. Più volte Renzi ha chiesto ai giornalisti di non fargli domande anche per rispetto degli altri.

Durante l’attesa, il sindaco ha scritto su Twitter: “Sono in coda da un’ora e venti minuti a Firenze. Mi scappa da ridere pensando che chiedevamo più seggi e ci hanno detto che non servivano”.

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