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Maurizio Acerbo ricoverato per Covid. Segretario Rifondazione Comunista pubblica FOTO barella biocontenimento

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, continua a lottare con il Covid. Su Facebook la foto sulla barella di biocontenimento.

Maurizio Acerbo, la foto sulla barella di biocontenimento del segretario di Rifondazione Comunista.

Dallo scorso 17 settembre, Acerbi è ricoverato all’ospedale di Pescara dopo esser risultato positivo al coronavirus. Il segretario, 54 anni, non aveva patologie pregresse

Oggi, lunedì 28 settembre, il segretario ha voluto pubblicao sul suo profilo Facebook una foto che lo ritrae sulla barella di biocontenimento.

Queste le sue parole: “Poco fa mi hanno portato a fare un’altra tac. Quella che vedete nella foto è la barella contenitiva indispensabile per trasportare dentro l’ospedale i pazienti del reparto Covid”.

“Il dott. Parruti mi ha detto che mi tocca pazientare perché il virus potrebbe tornare all’attacco dei polmoni. Faccio terapia sperimentale con Tocilizumab”.

“Due punture sulle cosce. L’effetto dovrebbe durare quattordici giorni. Dal letto 4 del reparto #covid di Pescara per ora è tutto”.

All’Ansa, a proposito delle sue condizioni di salute, Acerbi racconta:

“Ero stato troppo ottimista. Ieri sera (sabato, ndr.) è risalita febbre che stamattina è a 38,7. Dopo dieci o undici giorni di medicine speravo che il fuoco si fosse spento”.

“E invece ora pare che il Covid sotto la cenere continui ad agire“. “Non ho competenze per capire come sta evolvendo la situazione e attendo i medici”.

“Comunque niente di drammatico. La pazienza è una virtù rivoluzionaria”.

Poi h detto ancora: “Mi hanno fatto tutta una serie di analisi”. Fino a ieri “pensavo di essere in dirittura di arrivo”. 

Acerbo e il ricovero in ospedale

Acerbo era stato ricoverato con febbre alta, tosse e spossatezza. I sintomi erano riconducibili al Covid-19: probabilmente lo aveva contratto mentre era in giro per l’Italia nell’ambito della campagna elettorale.

La febbre era subito scomparsa per poi risalire sabato: “I medici mi dicono che il Covid-19 è particolare e può succedere anche questo” ha sottolineato.

Acerbo non aveva patologie pregresse

«Io non avevo patologie pregresse” ha spiega il segretario di Rifondazione Comunista. “Eppure sono undici giorni che sono in ospedale. Non è qualcosa con cui si scherza. Ci sono rischi, come le trombosi, che sono gravissimi”.

Mi ammalo ogni anno di influenza, ma non ho mai fatto una tac, una angiotac o otto emogasanalisi che sono dolorose”.

“Come si fa a dire che è solo un’influenza un pò più forte? È da irresponsabili”.

Acerbi ha concluso: “Ci vuole senso di responsabilità. È meglio un errore di precauzione che un morto in più. Bisogna affidarsi alle indicazioni della scienza. Non siamo mai completamente al riparo, ma dobbiamo fare il possibile per cercare di evitare i contagi” (fonte: Leggo, Ansa). 

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