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Messico. Teschi, feti e ossa nel rifugio dei narcos: riti satanici della Santeria “per non essere uccisi” FOTO

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Una delle foto diffuse dopo il blitz nella sede dei narcos

ROMA – La polizia messicana ha trovato più di 40 teschi, un feto in un barattolo di vetro e dozzine di ossa accanto a un altare all’interno di un rifugio di sospetti trafficanti di droga. Il ritrovamento è avvenuto a Città del Messico nel quartiere di Tepito: qui, la polizia martedì scorso ha arrestato 31 persone, 26 uomini e 5 donne, tutti appartenenti al cartello “La Union Tepito”.

Un giudice ha poi ordinato il rilascio di 27 sospetati, probabilmente per via delle protezioni di cui gode la banda da parte del Governo locale. Un pessimo segnale nella lotta al narcotraffico messicano. A far discutere sono però anche alcune foto pubblicate dall’ufficio del procuratore generale di Città del Messico in cui si vedono i teschi raggruppati attorno all’altare, con una croce su cui si vede appesa una maschera di legno con le corna.

A destra dell’altare c’è poi un quadro con dei simboli satanici. Davanti all’altare dei teschi sono coperti di sangue probabilmente perché utilizzati in un rituale di Santeria, religione di origine afroamericana in cui vengono compiuti dei riti per evitare la cosiddetta “Santa Muerte”.

Secondo i media locali, una vicina ha raccontato che i membri della banda eseguivano rituali satanici ogni tre giorni per allontanare la sfortuna e diventare “immuni” ai proiettili. Gli investigatori hanno rinvenuto in tutto 42 teschi, coltelli, il feto e 30 ossa di gambe o braccia.

Fonte: Dagospia

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