ROMA – I più fortunati, si fa per dire, la notte la passano avvolti in delle coperte termiche. Gli altri si arrangiano con lenzuola, coperte più leggere e coperture di fortuna. Tutti sugli scogli. A Ventimiglia, sospesi tra un Paese che non li vuole (Italia) ma che li ha almeno accolti e dove comunque non vogliono stare e un Paese che di farli entrare non ha nessuna intenzione (Francia).
Sono i migranti, centinaia di migranti, che cercano senza riuscirci di raggiungere la Francia. Non ci riescono perché semplicemente la Francia controlla e rispedisce in Italia gli irregolari, forte degli accordi di Dublino che le consentono di rispedirli nel Paese che per primo ha accolto i migranti. L’Italia mastica amaro, parla di violazione degli accordi di Schengen (che però riguardano la circolazione degli Europei).
In mezzo al contenzioso ci sono queste persone che dormono sugli scogli. Dall’alto sembrano “anfibi scuri o fantasmi venuti dall’altro mondo” scrive per il Corriere della Sera Paolo Di Stefano. Invece sono persone costrette a dormire sugli scogli con il “privilegio”, quando capita, di una coperta termica.