MILANO – “Non li sopportavo più”. E così Davide Spadari, 35 anni, all’alba di giovedì, ha ucciso Rocco Pratalotta, di 48, e il figlio di quest’ultimo, Salvatore, di 23 anni. Il duplice omicidio è avvenuto a Casate, una frazione di Bernate Ticino, in provincia di Milano.
L’uomo ha sparato a padre e figlio, titolari di un un bar di via Milano, dopo una lite. Spadari è stato arrestato dai carabinieri poco prima di costituirsi in caserma. In un primo momento si pensava che l’omicidio fosse scaturito al culmine di una lite per il suo licenziamento poichè le vittime erano i suoi datori di lavoro. Poi Spadari ha confessato di non sopportarli più, uccidendoli per motivi personali.
Secondo le prime affermazioni rese da Davide Spadari ai carabinieri, l’uomo, che ha fatto delle parziali ammissioni, avrebbe deciso di sparare al titolare e a suo figlio perchè non sopportava più le loro ”angherie”. L’uomo ha raccontato di subire da anni prese in giro e atteggiamenti dispotici da parte del titolare e di suo figlio. Mercoledì, poi, dopo l’ennesima discussione, pare che il titolare gli abbia detto di essersi ”stufato di lui” e che dall’indomani avrebbe fatto meglio a ”starsene a casa”. Una palese minaccia di licenziamento, dunque, che però non sarebbe legata a motivi economici ma a rancori privati.
Davide Spadari, dopo il duplice omicidio, si è allontanato prima in auto e poi a piedi ed è stato bloccato dai militari mentre camminava nei pressi di Cuggiono (Milano). Aveva ancora la pistola usata per sparare, chiusa dentro uno zainetto che portava in spalla. I tre lavoravano per una piccola azienda edile della zona che si occupava di subappalti per i cantieri dell’Expo. In questi ultimi tempi il numero di operai si era ridotto all’osso per la mancanza di lavoro (come per quasi tutte le aziende dello stesso tipo nell’area milanese) ma a pesare sul raptus omicida dell’uomo sarebbero stati i continui screzi e i dissidi.
Il bar Bottazzi, aperto dalle 6,15, si trova davanti una scuola elementare. Come tutte le mattine le due vittime, che hanno una ditta di carpenteria, si sono fermati al bar per bere il caffè. Prima è entrato il ragazzo e si si è fermato al bar. Poco dopo, il padre. Nel bar c’erano i due titolari, a loro volta padre e figlio.
Foto Ansa
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