Maturità: Montale, giovani e crisi, scienza “responsabile”, scarica il pdf della prima prova

ROMA – Montale, il labirinto, i giovani e la crisi, bene individuale e bene comune, le responsabilità della scienza e della tecnologia, lo sterminio degli ebrei, le sfide e i sogni delle nuove generazioni: sono alcune delle tracce proposte per la prova di italiano nella Maturità 2012. (Scarica qui il pdf completo della prima prova). Qui le prove di italiano degli anni precedenti.

Di Eugenio Montale è stato proposto ai candidati della maturità un brano di prosa tratto da ”Ammazzare il tempo”. Torna Montale alla Maturità. Il poeta era già stato proposto nel 2008 quando per l’analisi del testo venne sottoposta alla riflessione dei candidati la poesia ”Ripenso il tuo sorriso”. Una scelta accompagnata da una gaffe: i documenti ministeriali avevano interpretato come dedicata ad una donna la poesia ispirata, invece, al premio Nobel da un ballerino russo. Anche quattro anni prima, nel 2004, sotto la gestione Moratti, Montale era finito sui banchi della Maturita con il il testo della “Casa sul mare” tratto da Ossi di seppia.

Per l’articolo di giornale o il saggio breve la traccia di “ambito artistico-letterario” è sul Labirinto. Sono citati testi di grandi autori come Ariosto, Picasso, Calvino ed Eco. Il saggio o articolo di “ambito socio-economico” è sui “Giovani e la crisi”, con brani anche di Steve Jobs tra i materiali forniti agli studenti. Per l’ambito “storico-politico”, gli studenti sono stati invitati a riflettere su ”bene individuale e bene comune”, partendo da testi di San Tommaso d’Aquino, Luigi Einaudi, Rousseau, Giuseppe De Rita. In ultimo, il saggio o articolo di ambito “tecnico-scientifico”, mette a disposizione testi di Margherita Hack, Primo Levi e Leonardo Sciascia per stimolare un ragionamento sulle responsabilità della scienza.

La traccia di argomento storico propone di descrivere lo sterminio degli ebrei programmato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale partendo da un testo di Hannah Arendt.

Il tema di ordine generale, incentrato sulle sfide e i sogni delle giovani generazioni, parte da questa frase dello scrittore e filosofo francese Paul Nizan: ”Avevo 20 anni: non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”.

A seguire alcuni studenti tra i banchi di un liceo di Milano, Roma e Pisa (foto Ansa):

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