“Movimento dei caproni”: Casaleggio segnala sito per violazione copyright

ROMA – In queste ore la pagina del blog “MoVimento dei caproni” che raccoglie in rete figure e perplessità del mondo 5 stelle ha ricevuto una richiesta di “rimozione contenuti”.

“Nella pratica – spiega il post sul blog pubblicato in queste ore – nulla di particolarmente importante, pare che la Casaleggio Associati lamenti una violazione del copyright su un marchio, immagini e brand di cui sono curatori (indovinate quale ?) e che quindi abbia richiesto ad Altervista (che ci fornisce l’hosting) di rimuovere i contenuti (anche se non ci è stato detto quali) e chiudere il sito…». Il provider Altervista, però, dopo la segnalazione non ravveda gli estremi di una violazione.

Il blog dei Caproni spiega di aver ricevuto una mail dove si invitava a rimuovere i contenuti “coperti da copyright”: “Per un po’ abbiamo pensato ad un disguido con le email, voglio dire: ti becchi una richiesta di rimozione di contenuti coperti da copyright e riferimenti al simbolo e logo… ti viene normale chiederti “ci hanno scambiato per la segreteria Favia, Salsi e Gambaro ?” e invece no, a quanto pare la missiva era proprio diretta al nostro amato leader caprone. Si ma che è successo? Ovviamente Altervista ci ha informati della segnalazione e ci ha dato le canoniche 24 ore per porvi rimedio (certo sapere a cosa si riferiscono nello specifico ci aiuterebbe ma poi sarebbe troppo facile) e noi, nel nostro piccolo, stiamo cercando di ottemperare.

Andiamo un attimo nel merito; nella nostra storia (a titolo personale io frequento e scrivo qui da un anno) abbiamo sempre fatto del nostro meglio per fornire informazioni, chiavi di lettura, notizie e commenti che fossero il più possibile equilibrati e per questo ci siamo sempre detti sicuri di essere in qualche modo tutelati dal diritto di cronaca: questo non è mai cambiato e mai cambierà… purtroppo quando cominciamo ad addentrarci nell’ambito legale le cose tendono a complicarsi. A dispetto di quel che dice l’amico Fritz sul suo blog la rete non è il paradiso della libera espressione e basta una segnalazione (valore legale: zero) per mettere in difficoltà o far chiudere un qualsiasi blog visto che “noi piccoli” non abbiamo server e siti nostri (dove per “spegnerci” ci sarebbe bisogno di un ingiunzione): la nostra sopravvivenza è legata a “provider” come Altervista che ovviamente non ci tengono ad avere grane con studi legali e tribunali ragion per cui quando butta male possono appellarsi ai loro statuti interni e chiudere i siti incriminati per evitare complicazioni.

movimento dei caproni

 

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