ROMA – Una mummia di 1500 anni fa con indosso un paio di Adidas. O almeno questo è quello che sembrerebbe dalle foto scattate da un gruppo di archeologi sui monti Altaj, in Mongolia. Lì, a circa 3 mila metri di quota, sono stati scoperti i resti parziali e mummificati di un corpo di donna, che si ritiene sia scomparsa più di un millennio fa. Gli esperti sono riusciti ad estrarre intatti soltanto le mani e i piedi.
E sul web è subito salita la febbre da Ritorno al Futuro: in molti hanno riconosciuto nel tipo di scarpe a fasce orizzontali, il logo del noto marchio di abbigliamento sportivo tedesco. I più fantasiosi hanno sentenziato: è la prova provata che i viaggi nel tempo sono possibili. Ma è assai più plausibile ritenere che già nella preistoria indossassero calzature simili a quelle disegnate da Adidas.
Gli stessi archeologi ci vanno cauti: “Dobbiamo recuperare il materiale mummificato con molta cura, poi potremo avere certezze maggiori sul sesso. A giudicare però dalla bara, le tribù turkik della Mongolia possedevano buone capacità artigianali”.
Gli esperti stanno analizzando con molta attenzione i resti: assieme alla mummia sono stati trovati anche una sella, un vaso di argilla, un bollitore di ferro ed altri strumenti. Ad una prima stima sembrerebbe gli oggetti ritrovati siano riferibili al 6° secolo a.C. Secondo gli archeologi si tratta di una testimonianza unica della vita che i mongoli conducevano a quel tempo.
“Questa persona non apparteneva alle elite – ha detto B. Sukhbaatar, ricercatore del Khowv Museum – e crediamo che fosse probabilmente una donna, perché non è stato trovato alcun arco nella tomba”. Le tombe maschili, infatti, si caratterizzano generalmente per le attrezzature militari. Mentre il corredo funebre femminile è solitamente composto da oggetti d’uso, accessori del vestiario e altri monili ornamentali.