ROMA – “Mussolini e Hitler per Marchini sindaco”. E su fondo bianco il simbolo di Forza Italia. E la “boutade” di qualche anonimo, un manifesto che è comparso negli ultimi giorni in alcune strade di Roma, tra la Cristoforo Colombo e l’Appia Nuova.
“Forza Italia è solidale con la capolista Alessandra Mussolini dopo la volgare provocazione di oggi. Tutti conoscono il suo impegno a favore dei più deboli. È una mascalzonata che farà guadagnare voti a Forza Italia. Hanno paura che a Roma le cose cambino”, afferma Antonio Tajani su Twitter in merito ai manifesti apparsi a Roma con la scritta Mussolini Hitler.
Una parte del “team” di Alfio Marchini è stata svelata a due settimane dal voto del 5 giugno. Coordinatore: Guido Bertolaso. In Campidoglio c’era anche Silvio Berlusconi. E mentre il Cav avverte che “soltanto Marchini può battere la candidata dei 5 Stelle”, al Pd non va giù la scelta della location: “Ha occupato il Campidoglio per fini elettorali” è l’accusa dei dem.
Dall’ex campionessa olimpica Manuela Di Centa all’architetto Francesco Karrer, dall’economista Gianfranco Polillo, già sottosegretario al Mef nel governo Monti, all’avvocato della Consob Alessandra Tripaldi, dal cardiologo Cesare Greco all’ex vicecomandante generale della Guardia di Finanza Ugo Marchetti che sarà “il suo braccio destro e sinistro”. Fino al regista e attore Michele Placido che “non sarà assessore alla Cultura” ma darà una mano su progetti per le periferie, Alfio Marchini a due settimane dal voto presenta alla stampa la sua squadra.
A coordinarla l’ex numero uno della Protezione civile. “Bertolaso se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Sarà l’uomo punto di riferimento h24 per tutti i cittadini di tutte le emergenze” dice l’imprenditore dal cuore spezzato che va all’attacco degli avversari: “Non si capisce più dove finisce il Pd e inizino le istituzioni. Si fa campagna elettorale promettendo un miliardo per Roma. Ma non vinceranno queste elezioni” dice. “Non basta soltanto l’esperienza della politica anche se di un ottimo politico. Roma non ha bisogno di campioni del bla-bla-bla” chiosa Silvio Berlusconi.