Nane Scaldaferro, il mitico nonno volante festeggia 100 anni sul parapendio

BOLZANO – Compiere cento anni non è da tutti. Festeggiarli buttandosi con il parapendio ancor meno. Protagonista dell’incredibile storia è Giovanni Nané Scaldaferro, un arzillo vecchietto di Merano che “da quando ha compiuto 88 anni ogni anno, con qualche interruzione, festeggia il suo compleanno in questo modo. Negli anni è nata così una vera amicizia”. A raccontarlo è il pilota nonché suo compagno di spericolatezze Franz Pixner.

Il “nonno volante”, come ormai lo chiamano in molti, quest’anno ha però dovuto portare pazienza, visto che già da alcune settimane è un arzillo centenario. Il volo è stato più volte rinviato a causa del maltempo. Anche quest’anno tutto è filato liscio o quasi, come racconta Pixner: ”Sul prato di decollo sul Monte Muta Nane è scivolato e si è ferito leggermente alla mano. Ci siamo riposati un po’ e poi siamo partiti. Il volo di circa 30 minuti e l’atterraggio vicino all’ospedale di Merano si sono svolti senza problemi”.

Approfittando di una “finesta” meteo favorevole si è lanciato dai Masi della Muta col fido istruttore Franz Pixner per atterrare una decina di minuti dopo sul prato adiacente l’ospedale Tappeiner. Ad attenderlo un folto gruppo di amici e conoscenti che l’hanno festeggiato con calore.

Il mitico “Nane” Scaldaferro ha festeggiato il secolo di vita lo scorso 2 febbraio: per l’occasione, oltre a una grande festa organizzata dalla sezione Cai cittadina, avrebbe dovuto compiere il suo settimo volo in parapendio, ma le condizioni meteo l’avevano impedito, obbligandolo a rinviare l’evento.

Nané nonostante l’età gode di ottima salute, è un esempio di longevità. La sua vita non si può certo dire sia stata monotona. Arrivato a Merano nel 1928 da Pontelongo in provincia di Padova, ha fatto la guerra, un periodo che ricorda mal volentieri. Poi ha scoperto l’amore per le montagne del Trentino.

“Le ho fatte tutte – racconta arzillo e sorridente – dal Monte Bianco al Gran Capucine, dal Rosa al Bernina. Poi sono stato diverse volte sull’Ortles e sul Cevedale, il gruppo del Tessa l’ho percorso non so quante volte, le Dolomiti le conosco come le mie tasche. Sono stato, quando ero ancora giovanissimo, anche sul Monte Grappa dove allora c’era una cappella di sassi dedicata alla Madonna, poi sostituita da un monumento. A Merano 2000 l’ultima volta sono stato l’altro giorno per una camminata”.

Ora Pixner, l’istruttore di volo che da 12 anni  lo accompagna, torna in Azerbaigian, dove la ditta di impianti a fune Leitner sta costruendo un centro sciistico, ma per l’anno prossimo il manager-pilota ha già preso l’impegno con Scaldaferro per festeggiare i 101 anni in volo. Auguri!

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie