Napoli, corteo anti-Renzi contro polizia: sassi, lacrimogeni

Napoli, corteo anti-Renzi contro polizia: sassi e lacrimogeni FOTO-VIDEO
Momenti di tensione sul lungomare di Napoli tra le forze dell’ordine (Ansa)

NAPOLI – Scontri sul lungomare di Napoli dove alcuni manifestanti hanno lanciato pietre contro le forze dell’ordine che hanno risposto sparando a ripetizione lacrimogeni. I manifestanti si sono armati anche di bottiglie di vetro con lo scopo di lanciarle contro l’idrante della Polizia. Gli attivisti appartenenti all’area dei centri sociali sono poco più di duemila e stavano manifestando contro il Governo e il premier Renzi, che oggi, mercoledì 6 aprile, partecipa al vertice per la definizione della rinascita dell’area ex Italsider in Prefettura. La rinascita prevede una cabina di regia, organismo varato dal Governo proprio per realizzare la bonifica di Bagnoli e l’idea non piace e viene contestata anche dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Appena partito, il corteo ha deviato per i Quartieri Spagnoli proprio per sfuggire alla polizia. Durante gli scontri, diverse auto con cittadini a bordo sono rimaste bloccate ed hanno cercato di passare tra i divisori di plastica buttati a terra. Manifestanti in fuga sul lungomare di Napoli sono stati inseguiti, tra cittadini e automobilisti, dai mezzi delle forze dell’ordine che hanno continuato a tenere attivato l’idrante.  Oltre alle auto, anche un bus turistico è rimasto bloccato nella calca  che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo.

Le proteste erano cominciate in mattinata. Verso le 11, centinaia di persone si erano concentrate in piazza Dante per un presidio.

Renzi, dopo aver polemizzato a distanza con il sindaco De Magistris,  alla fine ha deciso di invitarlo alla riunione in prefettura. De Magistris ha però risposto dicendo di voler disertare l’incontro. Il sindaco di Napoli, su Bagnoli ha spiegato che Renzi “non è un rottamatore, ma il più forte saldatore di interessi privati”. Il primo cittadino ha voluto ribadire la sua contrarietà al modo in cui il Governo ha deciso di intervenire su Bagnoli, sottolineando che ”noi non vogliamo lo scontro con il presidente del Consiglio, vogliamo il rispetto della Costituzione”. Da qui, le affermazioni secondo cui “viviamo in un Paese curioso in cui chi rispetta, attua e difende la Costituzione sembra essere un sovversivo, mentre  a mio avviso chi la calpesta, la mortifica e la violenta a colpi di fiducia e decreti legge ingiustificati è un eversivo”.

Chiaro il riferimento al decreto con cui è stato nominato il commissario per Bagnoli. ‘‘In quel decreto c’è un corpo di reato, una commistione tra presunto interesse pubblico e proprietari dei suoli. Il Comune con la sua azione – ha concluso De Magistris – ha smascherato un’operazione illecita”. Le foto Ansa degli scontri.

 

Il video di Repubblica Tv con il corteo che si appresta a partire. Clicca qui per la diretta.

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