NEWCASTLE, INGHILTERRA – La ‘Gazzetta dello Sport‘, in un articolo a firma di Simona Marchetti, racconta la storia del calciatore del Newcastle Cissè: rifiuta lo sponsor anti-etico ma va a giocare al Casinò.
Riportiamo i passaggi più importanti dell’articolo della ‘rosea’.
” . . . Insomma, la sensazione comune a molti è che Cissè possa aver usato la storia dello sponsor contestato per forzare la mano al Newcastle ed andarsene, a maggior ragione visto che i suoi compagni di squadra Cheik Tioté e Moussa Sissoko, pure loro musulmani, non si sono fatti problemi di logo e visto poi che lo vogliono club ricchi come l’Anzhi, dai quali può avere un sacco di soldi.
“Com’è che Papiss Cissè non mette una maglia sponsorizzata dalla Wonga ma poi va a giocare al casinò?”, cinguetta tale Andrew Heide, mentre qualcuno si mostra più comprensivo (“è un bravo ragazzo africano che, vivendo in Occidente, ha dovuto cambiare abitudini”) e altri chiedono comunque il rispetto delle sue convinzioni “perché la questione è tanto morale quanto religiosa”.