Nord Corea, musudan puntato su Guam? Dove possono arrivare missili di Pyongyang

Pubblicato il 4 Aprile 2013 - 12:12| Aggiornato il 11 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

SEOUL – La tensione è alle stelle sulla penisola di Corea. Gli ultimi dispacci di agenzia dicono che il Nord avrebbe trasportato sulla costa orientale un missile a medio raggio. L’agenzia sudcoreana Yonhap riporta: “Le autorità d’intelligence sudcoreane e Usa hanno rilevato segnali secondo cui la Corea del Nord ha dispiegato un’apparecchiatura che sembra un missile di media gittata sulla sua costa orientale”. Ma quali sono i missili che Pyongyang ha in dotazione e dove possono arrivare?

Il Sole24Ore a pagina 12 pubblica una mappa dell’arsenale a disposizione de leader nordcoreano Kim Jong-un. Sebbene i più potenti Taepodong 1 e 2, la cui portata può arrivare, rispettivamente, fino a 2500 e più di 6700 km, siano ancora in fase di sviluppo o di test, il quadro è piuttosto preoccupante.

La mappa mostra chiaramente come gli ordigni di Pyongyang possono tranquillamente alzare lo sguardo fino in Cina, India o Russia. Per non parlare degli effetti di una guerra nucleare che si estenderebbero in tutta l’Asia e il Pacifico: dall’Alaska fino alle porte del medioriente.

Per gli esperti, il vettore puntato oggi potrebbe essere un Musudan, mostrato dalla Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) durante una sfilata militare a Pyongyang nell’ottobre 2010. Il raggio di azione del Musudan è valutato in almeno 3.000 km. E’ quindi in grado di colpire Corea del Sud, Giappone e qualche base militare Usa in Asia, compresa Guam, nel Pacifico, al largo delle Filippine, dove il Dipartimento di Difesa Usa ha annunciato la messa in opera di un nuovo sistema missilistico di difesa avanzato, proprio per contrastare un eventuale attacco.

Il missile sarebbe stato trasportato da un treno, ma secondo altre informazioni non sarebbe ancora arrivato a destinazione ed servizi segreti sudcoreani e statunitensi starebbero seguendo da vicino gli spostamenti dell’ordigno.

Altro missile in dotazione dei nordcoreani è il Nodong, la cui gittata è più limitata, 1300 km al massimo, ma è già operativo e comunque in grado di colpire il sud della penisola.

Con i missili puntati su Guam, quelle che finora potevano sembrare solo provocazioni da retorica bellicistica, destano non poche preoccupazioni. L’ex capo del Pentagono Leon Panetta ha detto che Pyongyang potrebbe inciampare in una “miscalculation in grado di portare facilmente ad un’escalation” delle offensive. Persino l’alleata Cina, alleata dei nord coreani si intende, ha mandato chiari segnali di malcontento non opponendosi alle nuove sanzioni Onu.