PADOVA – Il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, ha voluto fare un bel regalo di Natale ai suoi cittadini. In due mesi gli otto autovelox posti lungo le tangenziali della città avevano immortalato 112.421 eccessi di velocità sfornando altrettante multe.
Troppe per il sindaco che, anche alla necessità probabilmente di rivedere gli impianti, ha deciso di annullarle. “Niente multe fino al 31 dicembre”, ha twittato il portavoce del sindaco, Carlo Melina, allegando tanto di specchietto riassuntivo delle infrazioni registrate dai dispositivi nell’ultimo mese. Si comincerà dal 1 gennaio e solo da allora, i trasgressori, si vedranno recapitare la multa a casa.
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La grazia è stata resa possibile dal fatto che le sanzioni non sono ancora state verbalizzate e quindi nemmeno contabilizzati i milioni di euro che avrebbero portato in cassa. È stato calcolato, come indicano i quotidiani locali, che da quelle multe Padova avrebbe potuto incassare tra i sei e i sette milioni al mese. Infatti Federcontribuenti ha contestato la sanatoria natalizia:
“Ci siamo sempre battuti contro le vessazioni delle pubbliche amministrazioni che pongono limiti assurdi sulle strade provinciali per fare cassa – commenta Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti, che boccia l’iniziativa – ma qui siamo al ridicolo, allo sceriffo di Nottingham che vessa i poveracci per permettere a chi ha Suv e fuoriserie di sfrecciare impunemente. La sanatoria annunciata costa tra mancate entrate e oneri sostenuti almeno 5 milioni di euro. Stiamo scherzando? L’operazione di annullare le multe si annuncia infatti come una mazzata decisiva alla tenuta dei conti di palazzo Moroni. Perchè comunque il contratto tra Aps holding, che si è occupata della realizzazione dell’infrastruttura e la ditta che ha garantito il servizio in cambio di un canone fissato da contratto, andrà onorato. E facendo due conti, essendo la media alla settimana delle multe elevate e “condonate” a guardare il tweet del portavoce di Bitonci, di almeno 10mila contravvenzioni a settimana, i calcoli sul mese di novembre e dicembre è presto fatto. Con quei 5 milioni di euro il Comune avrebbe potuto ad esempio asfaltare le tangenziali, ridotte una specie di campo minato, e investire in sicurezza. E invece per fare un piacere ai pochi che spingono sull’acceleratore, fregandosene delle regole del codice della strada, si continueranno a massacrare ammortizzatori e pneumatici dei tanti che in utilitaria sottopongono la propria prima e unica auto con cui vanno al lavoro, a un safari quotidiano e pericolosissimo.”