Paola Taverna e “lo sputo a Berlusconi”, ecco chi è la senatrice di Grillo

ROMA – Si diverte con le poesie, ancora di più con gli interventi, di fuoco, al Senato e non ha mai nascosto i dissidi con Roberta Lombardi, è questo il ritratto di Paola Taverna, la senatrice romana del Movimento 5 Stelle che negli ultimi giorni è finita nelle prime pagine dei giornali per due interventi, uno recente, quello pronunciato nel giorno della decadenza di Berlusconi, l’altro meno recente ma più “tagliente”, quello durante un comizio a Pomigliano lo scorso 25 ottobre (“Berlusconi? Una statua di cera, un giorno di questi gli sputo“).

Paola Taverna
Paola Taverna

Ecco il ritratto del Fatto Quotidiano:

Si diletta con le poesie. Meglio, le riscrive a modo suo. Paola Taverna – romana, 44 anni, un figlio, impiegata in un laboratorio di analisi cliniche – non è una che le manda a dire. Fu lei, in una sera d’estate dalla casa vacanze in Sardegna, a comporre il sonetto che servì a rispondere ai dissidenti. S’intitolava “Er senatore” ed era dedicato agli “aperturisti”, pronti al dialogo con il traballante governo Letta (“Pe me e pe ’ troppi ancora sei poco più de gnente”, giusto per avere un’idea dei toni). Grillo la riprese sul blog, migliaia di condivisioni e un primo assaggio di quella che poi sarebbe diventata la capogruppo più verace dei primi nove mesi dei Cinque Stelle in Parlamento. Ha sconfitto al ballottaggio la pugliese Barbara Lezzi e ora è molto apprezzata dai colleghi, per l’efficacia dei suoi interventi in Aula: dal “voi siete niente” fino al discorso sul voto di decadenza. Sempre piuttosto dritta al sodo a palazzo Madama, figuriamoci giù dallo scranno. Così, due giorni fa, è finita su tutti i giornali perché ad un comizio, raccontando una delle prime volte che ha incontrato Berlusconi si è lasciata andare: “Un giorno di questi gli sputo, non ce la farò a trattenerlo, non ce la posso fare, non ce la farò”. A Roma, nel meetup, ha amici e nemici. Fu una di quelle che fondò, in polemica con il gruppo vicino a Roberta Lombardi (tra le due non corre buon sangue nemmeno ora) il meetup parallelo 878. Quando si è candidata ha confessato uno scheletro nel-l’armadio che in molti le rimproveravano: “Appoggiamo un candidato, Giancarlo Balsamo, come indipendente dell’Idv. Fu un errore, non per il concetto (…), ma per il personaggio. Tutto questo ha richiesto tempo per rivedere e riconsiderare. Spero di poter essere nuovamente di aiuto”.

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