Il Papa incontra Fidel Castro e fa la messa a Plaza de la Revolucion

L’AVANA – Papa Benedetto XVI ha incontrato Fidel Castro all’Avana: è stato un  faccia a faccia di mezz’ora circa,  dopo aver celebrato la messa a Plaza de la Revolucion.

Formatosi nelle scuola dei Gesuiti, al contrario di Marx, Fidel Castro non ha mai creduto che la religione sia l’oppio dei popoli, e nonostante la scomunica ricevuta nel 1962 e un rapporto turbolento con la Chiesa cattolica all’indomani della Rivoluzione, i legami col Vaticano non si sono mai interrotti. E addirittura negli ultimi anni si è arrivati a speculare su una sua possibile conversione. Circostanza, che se anche mai dovesse avvenire, forse resterebbe celata come un irrivelabile segreto di stato.

Dopo l’incontro con Giovanni Paolo II (prima in Vaticano nel 1996 e due anni piu’ tardi a Cuba) col quale aveva trovato una sintonia, oggi il lider maximo replica con Benedetto XVI. Ha annunciato l’intenzione in una delle sue ”Riflessioni” sul sito governativo Cubadebate, dove e’ tornato anche a condannare con forza l’embargo Usa che da oltre 50 anni pesa sull’isola.

A 14 anni di distanza dalla storica visita di papa Wojtyla – che con la sua presenza aveva diffuso nell’isola caraibica l’aspettativa di un processo verso una rimozione del ”bloqueo” – uno dei temi caldi e’ e resta ancora questo. Lo ha detto il presidente Raul Castro nel suo benvenuto al pontefice a Santiago di Cuba e lo ribadisce Fidel in un intervento scritto – ”il nostro glorioso e eroico popolo, nonostante un inumano blocco che dura da oltre mezzo secolo, non ha mai piegato le sue bandiere; ha lottato e lottera’ contro il sinistro impero”. Il rivoluzionario Fidel, che ha 85 anni, la stessa eta’ che papa Ratzinger compira’ il 16 aprile, era stato scomunicato da Giovanni XXIII il 3 gennaio 1962, una sanzione che all’epoca veniva applicata in modo ”automatico” ai comunisti e per anni il suo rapporto con la Chiesa e’ stato turbolento.

Ma l’educazione alla scuola dei gesuiti, la devozione della madre e della sorella minore alla Vergine della Carita’ del Cobre, ha lasciato nel lider maximo un sentimento religioso, testimoniato anche da due famosi teologi della liberazione brasiliana, Frei Betto e Leonardo Boff, che in passato avevano viaggiato piu’ di una volta fino a Cuba per discutere di teologia con lui.

In particolare Boff, che negli anni Novanta, aveva trascorso due settimane con Castro, aveva rivelato che Fidel è convinto che ”nessuna rivoluzione possa trionfare in America latina senza un elemento religioso”.

DISSIDENTI – Sono iniziate le prime liberazioni dei dissidenti fermati nell’ambito di quella che la blogger Yoani Sanchez aveva definito l’operazione ”voto del silenzio”, una ”pulizia ideologica” voluta dal governo di Raul Castro per impedire manifestazioni di protesta in occasione della visita di papa Benedetto XVI nell’isola. Lo afferma la stessa Sanchez nei suoi Twitter, aggiungendo: ”Evidentemente era perche’ non andassero a messa”. La blogger constata inoltre: ”Mi dispiace dirlo, ma il manto papale non ci ha protetti tutti”.

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