Papa Francesco: “Mai più guerra. Chi fa chiacchiere uccide i suoi fratelli”

CITTA’ DEL VATICANO – “Quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere”. Papa Francesco lo ha detto durante l’omelia della messa celebrata la mattina del 2 settembre a Santa Marta, la prima con i gruppi dopo la pausa estiva. Parole di pace e contro le “chiacchiere e lo spettegolare” che, secondo il pontefice, uccidono la comunità. Omelia pronunciata il 2 settembre dopo le parole del cardinale Tarcisio Bertone, che in seguito alla mancata riconferma della sua nomina a Segretario di Stato del Vaticano ha detto: “Ho avuto i miei difetti, ma ho dato tutto nonostante corvi e vipere“. Dopo la messa a Santa Marta, il papa ha approfittato di Twitter per mandare il suo messaggio di pace: “Mai più la guerra! Mai più la guerra“.

La Radio Vaticana ha trasmesso l’omelia, in cui papa Francesco dice: “Dove c’è Dio non ci sono odio, invidia e gelosia, e non ci sono quelle chiacchiere che uccidono i fratelli”. Il Papa ha poi parlato dell’incontro di Gesù con i suoi conterranei, gli abitanti di Nazaret, come lo racconta il Vangelo di San Luca.

Il pontefice ha detto: “I nazaretani ammirano Gesù, ma aspettano da lui un qualcosa di strabiliante: volevano un miracolo, volevano lo spettacolo per credere in lui. Così Gesù dice che non hanno fede e loro si sono arrabbiati, tanto. Si sono alzati, e spingevano Gesù fino al monte per buttarlo giù, per ucciderlo”.

Poi il papa continua: “Ma, guardate com’è cambiata la cosa: cominciarono con bellezza, con ammirazione, e finivano con un crimine: volendo uccidere Gesù. Questo per la gelosia, l’invidia, tutte queste cose. Questa non è una cosa che è successa duemila anni fa: questo succede ogni giorno nel nostro cuore, nelle nostre comunità. Quando in una comunità si dice: ‘Ah, che buono, questo che è venuto da noi!’. Se ne parla bene il primo giorno; il secondo, non tanto; e il terzo si incomincia a spettegolare e finiscono spellandolo”.

Così i nazaretani “volevano uccidere Gesù”: “Ma quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere: lo stesso di questo! L’Apostolo Giovanni, nella prima Lettera, capitolo III, versetto 15c, dice questo: ‘Quello che odia nel suo cuore suo fratello, è un omicida’. Noi siamo abituati alle chiacchiere, ai pettegolezzi. Ma quante volte le nostre comunità, anche la nostra famiglia, sono un inferno dove si gestisce questa criminalità di uccidere il fratello e la sorella con la lingua!”.

Papa Francesco ha poi proseguito: “Una comunità, una famiglia viene distrutta per questa invidia, che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell’altro, e così si distrugga. In questi giorni stiamo parlando tanto della pace, vediamo le vittime delle armi, ma bisogna pensare anche alle nostre armi quotidiane: la lingua, le chiacchiere, lo spettegolare”.

Ogni comunità, ha concluso il Papa, deve vivere invece con il Signore ed essere “come il Cielo”: “Perché sia pace in una comunità, in una famiglia, in un Paese, nel mondo, dobbiamo incominciare così: essere con il Signore. E dov’è il Signore non c’è l’invidia, non c’è la criminalità, non c’è l’odio, non ci sono le gelosie. C’è fratellanza. Chiediamo questo al Signore: mai uccidere il prossimo con la nostra lingua, ed essere con il Signore come tutti noi saremo in Cielo. Così sia”.

Papa Francesco su Twitter: "Mai più la guerra"

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