CITTA’ DEL VATICANO – Papa Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, è il giorno della canonizzazione. Affollatissima dalla serata di sabato la zona intorno al Vaticano.
Ore 11:24. Una delle preghiere dei fedeli nella messa di canonizzazione di Roncalli e Wojtyla è stata letta da Marie Simone Pierre. Si tratta della suora francese che è guarita dal Parkinson a giudizio della Chiesa per intercessione di Giovanni Paolo II, con un miracolo riconosciuto dalla Congregazione vaticana per le cause dei santi per la beatificazione di Giovanni Paolo II, il primo maggio del 2011. Suor Marie ha letto in francese una preghiera perché “Dio per intercessione di san Giovanni Paolo II susciti tra gli uomini di cultura, di scienza e di governo la passione per la dignità dell’uomo, e faccia sì che in ogni persona venga servito Gesù risuscitato e vivente”.
Ore 11:19. Sono circa 500 mila i presenti nella zona di Piazza San Pietro e Via della Conciliazione per la messa di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. In totale nella città, contando la zona di San Pietro e le aree con maxi-schermi, i presenti sono 800 mila.
Ore 11:10. “Giovanni Paolo II è stato il Papa della famiglia. Così lui stesso, ha ricordato Bergoglio, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato, come il Papa della famiglia”.
Ore 11:09. Per Papa Francesco “nella convocazione del Concilio Giovanni XXIII ha dimostrato una delicata docilità allo Spirito Santo, si è lasciato condurre ed è stato per la Chiesa un pastore, una guida-guidata. Questo è stato il suo grande servizio alla Chiesa; per questo a me piace pensarlo come il Papa della docilità allo Spirito”.
Ore 11:04. I nuovi santi, ha detto il Papa, “sono stati sacerdoti, vescovi e papi del XX secolo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell’uomo e Signore della storia; più forte in loro era la misericordia di Dio”.
Ore 11:02. I due papi santi sono stati “uomini coraggiosi“, non hanno avuto “paura” di chinarsi sulla “sofferenza” e sulle “piaghe” dell’uomo, e in questo modo “hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia”, ha detto il Papa nella omelia della canonizzazione di Roncalli e Wojtyla.
Ore 09:15. Papa Francesco, leggendo la formula di canonizzazione, ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla.
Ore 10:09. Il Papa ha salutato Benedetto XVI e i due papi si sono abbracciati. Papa Ratzinger sorrideva. Papa Francesco si è recato a salutare il predecessore subito dopo aver baciato l’altare dove celebrerà la canonizzazione di Roncalli e Wojtyla.
Ore 10:15. Papa Francesco, leggendo la formula di canonizzazione, ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla.
Ore 10:01: Papa Francesco è arrivato in piazza San Pietro per celebrare la canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla. Il Pontefice è passato in processione dall’interno della basilica al sagrato, preceduto dalla processione dei concelebranti.
Ore 09:48. Bambini che si perdono nella folla: è questo uno dei problemi principali segnalati stamani al 113 a Roma in occasione della canonizzazione di Papa Roncalli e Papa Wojtyla, con l’afflusso di circa un milione di persone. Al momento non si registrano invece particolari problemi sul profilo della sicurezza. In via della Conciliazione è stata messa in sicurezza una balaustra pericolante.
Ore 09:41. Giunti sul sagrato vaticano anche gli ex regnanti del Belgio, Alberto II e la moglie Paola.
Ore 09:38: Joseph Ratzinger sale sul sagrato, ove a breve comincerà la cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, e la piazza si alza ed esplode in un lungo applauso. Tanti i cori ‘Benedetto, Benedetto’.
Ore 09:08: Da ieri alle otto di questa mattina sono 450 i pazienti visitati nelle 16 tende predisposte per la protezione sanitaria durante l’evento della canonizzazione dei papi Roncalli e Wojtyla a San Pietro. Per settanta persone è stato disposto il trasporto in ospedale a causa di patologie di media e bassa entità come malori, distorsioni e cadute. Lo riferisce il 118 di Roma.
Ore 09:06. Sia Piazza San Pietro, che l’antistante Piazza Pio XII e tutta Via della Conciliazione si sono ormai riempite di fedeli per assistere alla cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, presieduta da papa Francesco.
Ore 09:02. Le delegazioni ufficiali cominciano a prendere posto sul sagrato vaticano in attesa della messa di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Tra i primi ad arrivare, il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, con la moglie. Un centinaio le delegazioni di Paesi di tutto il mondo e di organizzazioni internazionali, con 34 tra capi di Stato e di governo. Al loro arrivo sul sagrato, i rappresentanti ufficiali sono salutati dal prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein.
Ore o8:09: “Finora tutto bene. C’è un grande afflusso ma non abbiamo avuto nessun problema o chiamate di crisi”. Così il direttore della Protezione civile di Roma Capitale Mario Vallorosi. “Non c’è stata una vera e propria chiusura di via della Conciliazione perché la gente era tantissima e il questore ha deciso di tenere aperto un tratto. Quindi già dalle 22-23 di ieri i pellegrini si sono potuti avvicinare a piazza San Pietro. La gente è davvero tantissima, come ci aspettavamo abbiamo messo ora anche una postazione mobile dell’Ares 118 in via della Conciliazione”.
Ore 07:19. Tra poco altri due Papi saranno santi e Roma sembra una città in stato d’assedio, sei sentono volare gli elicotteri, le strade sono vuote, la strada lungo il Tevere è chiusa al traffico, ma Piazza San Pietro alle sei del mattino era già tutta piena di pellegrini. L’attesa della celebrazione per la canonizzazione che farà santi i Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
A poco più di un’ora dall’apertura dei varchi tutti i settori sono stati già riempiti. Molta gente si è posizionata a via della Conciliazione dove ci sono i maxischermi. Il danno per l’economia è incalcolabile e si aggiunge al costo già preventivato della organizzazione, che ricade, da Concordato, sullo Stato italiano: sabato i ristoranti del centro erano semi vuoti, ormai come spesso accade a Roma, tra cortei, disordini e manifestazioni religiose.
(Foto Ansa)
I commenti sono chiusi.